beatitudineecastigo

Un uomo libero, una voce scomoda


«Non credo ai confini e alle barriere, credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini, alla stessa famiglia umana»Vittorio Arrigoni – Giornalista, pacifista, attivista per i diritti umani, militante dell’International Solidariety Movement. Mi risulta ancora difficile parlare di te, il dolore per la tua perdita ci ha lasciati esterrefatti, senza parole.Mi sarebbe piaciuto, ma non ti conoscevo di persona, ti ho conosciuto solo attraverso le parole del tuo blog “Guerrilla Radio”, una finestra a cui mi affacciavo spesso, la tua pagina di FB, che visitavo quasi giornalmente, e i tuoi video che ritraevano vita ed esistenze così lontane dai nostri agi.Ricordo le immagini che da Gaza ci inviavi per documentare le atrocità dell’orribile Operazione piombo fuso del 2009, il tuo racconto, la tua informazione, giorno per giorno, ora per ora. La tua voce che arrivò in diretta durante una manifestazione pro Palestina, è ancora nitida nel mio ricordo.A volte ti immaginavo fra le strade di Gaza, allegro, bello, con quel magnifico sorriso, offrire parole ed aiuto a tutti. Ti ho visto giocare con i bambini, portare invalidi su carrozzine, stare fra i giovani e  durante quel gravoso impegno che affrontavi con caparbia, incurante del fischio delle pallottole, di farti scudo umano sulle ambulanze e fra i contadini e i pescatori della Striscia.Sei stato un uomo coraggioso, coerente, giusto, buono.Grazie per le tante cose che da te ho imparato.Restiamo umani … tu l’hai sempre fatto, anche nelle occasioni più terribili, io ci proverò.Ciao Vik!