beatitudineecastigo

Post N° 47


Al post precedente, relativo ai libri scelti, mancava qualcosa …Caro Michele
(il sessantotto di Michele)Quando lo lessi, ero una giovanissima ragazza, affascinata da idee, progetti, sogni della sinistra, quella vera, non inquadrata … così amavamo definire l’area di cui ci sentivamo parte.Ho aspettato Michele, quel ragazzo per gli altri balordo e che io vedevo invece così dolce, in ogni pagina del libro, senza mai, con grande dispiacere, vederlo comparire.Come quel qualcosa che abbiamo atteso a lungo e che mai è giunto. Michele, ragazzo “difficile”, come molti giovani di allora … così lontani da quelle famiglie che non potevano, per una distanza generazionale mai più così evidente, condividerne e sostenerne le scelte.Noi siamo forse riusciti poi, a recuperare il rapporto, Michele no, non ne ha avuto il tempo …On the road
(Hal Chase, Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William Burroughs - 1944)Non avevo ancora cominciato a percorrere strade lontane e, leggere di viaggi attraverso il mitico West Americano, mi faceva sognare. Mi lasciavo trasportare da quella capacità di rottura dalla società borghese, che invidiavo nei protagonisti, società con la quale io, incapace ancora di spezzare catene, dovevo mio malgrado continuarne il confronto.Poco tempo dopo fui felice di fare l’esame di Letteratura angloamericana … come avrei potuto non cogliere l‘occasione di partecipare a quello splendido corso monografico sulla Beat Generation?Viaggio al termine della notte
(Louis Ferdinand Céline)Non sapevo di Cèline, prima di incontrare chi mi sarebbe stato accanto per molti anni.Lo conobbi in una casa dello studente, ospite di amici. Giovane ragazzo del sud, studiava a Padova, ma da subito si trasferì nell’Università della mia città.Amava Cèline in modo viscerale e ben presto i suoi libri trovarono posto nella libreria della nostra casa, vecchie, bellissime edizioni, con copertine di tessuto amaranto che trovava chissà dove …Fu lui a trasmettermi l’amore per questo autore, in un periodo in cui veniva da tutti, fortemente accusato e snobbato.Antigua, vita mia
(Antigua - Municipalidad)Lo lessi al ritorno da un viaggio che ci portò fra Messico e Guatemala e dopo quel suo racconto del tempo trascorso in Cile, fra vulcani andini affacciati sul deserto di Atacama e soste nella bella città di Santiago.Parole e passioni di donne … un’emozione grande poter seguire Josefa e Violeta attraverso quei luoghi a me conosciuti … l’aria rarefatta di Antigua, le strade di ciottoli, le piccole case coloniali e i lussureggianti giardini nei chiostri … l’eleganza di Santiago e il respiro dei vulcani.Il diario di Frida Kahlo – Autoritratto intimo
(Frida)Frida, un amore nato in tempi lontani. Fin da subito, la voglia di conoscerla a fondo, la ricerca di libri che di lei dicessero per permettermi di immergermi e sezionare il suo rapporto con Diego, un amore grande, intenso e distruttivo.Un libro su Frida c’era sempre ad ogni mio compleanno.Poi il suo diario, la possibilità di leggere scritti, non più su di lei, ma direttamente dalla sua voce. Parole intense per quel che più ha amato: Diego, il Messico, la vita, la rivoluzione.