beatitudineecastigo

Uomini in Rete. Chat e dintorni.


Sottotitolo: “Libera la fantasia e gratifica i desideri!”
La Rete si sa è quel luogo in cui siamo quel che vorremmo essere, o meglio è la nostra parte bella che, consciamente o inconsciamente, facciamo prevalere.Chi si incontra è quel che vorremmo per noi avere, o meglio quel che desideriamo l’altro sia. Anche se non ci hai mai pensato nemmeno da ragazzina, una qualche forma di uomo ideale nella tua mente avrà pur trovato posto, se non altro per automatica esclusione dei vari prototipi che hanno avuto la fortuna di incrociare, insozzandola, la tua strada ri/coperta di soffici e tenui petali.E quale luogo è più adatto di questo free market per incontrarlo?Chi escludi a priori è il grezzo puro (devo dire che me ne sono capitati pochi, la qual cosa mi fa ben sperare che il mio nick, o autoincensiamoci, il contenuto del mio blog, funga da deterrente), quello nemmeno capace di indorare il primo messaggio, sempre esplicito ed estremamente coinciso (una, due, tre parole sono più che sufficienti per partorire prelibatezze), al quale è però semplice rispondere usando modi altrettanto diretti e con un click te lo togli dai piedi, perché il grezzotto, nonchè libidinoso, di messaggi ne manda a bizzeffe e qualcuna che lo farà “vibrare”, prima o poi la incontrerà. Alla malcapitata costei, si richiede essere una sorta di oggetto da “intrigo”, puro consumo non duplicabile, in cambio le sarà però offerto quell’agognato, imperdibile paradiso non ancora a lei sufficientemente noto (perché di certe abilità il buon dio ha solo lui, il grezzotto, omaggiato) e che, visto il soggetto, ho seri dubbi possa riuscire anche solo lontanamente ad individuare.“Intrigare”, termine superabusato in queste lande.Lo cercano quelli che nella scheda scrivono in modo lindo e chiaro il loro essere impegnati, “coniugato con prole” è quel che viene più frequentemente scelto per indicare la propria “onestà” (prima fase dell’intorto), perché tu non possa poi affermare non te l’avesse prima detto (ultima fase di quel che intorto non vuole più essere). Naturalmente l’uomo, con moglie e stuolo di figli al seguito, aggiunge quel che cerca dalla vita, perché si sa, bisogna viverla, godendosela fino infondo (molto infondo!) questa vita (avrai mica deciso di non scandagliarne tutti gli anfratti?) e conclude con quella richiesta così altruista … “regalo e chiedo discrezione”, che equivale a dire … donna, fatti usare, nessun coinvolgimento, nessuna pretesa … motel e riga (l’hotel costa troppo e dio mio se mi scoprono!)! A me piace sta storia del motel, ma solo nei film americani, immagini di auto lunghe e spigolose che percorrono centinaia di chilometri nel nulla e poi finalmente, ecco comparire fra la polvere e le luci della sera quell’oasi nella quale la perdizione non è mai un optional. Non mi piacerebbe però viverlo. Ecchecavoli, portami minimo al Danieli, concedimi di gioire (almeno) guardando splendori outise of the window!E il “coniugato” che entra di notte in chat? Quello dove lo mettiamo? Non è facile trovargli un posto perché lo spazio richiesto è davvero tanto, uno stuolo infinito di anime in pena in cerca di “sollievo”, possibilmente via cam. Ne hanno bisogno per pacificarsi con il sonno … è in voga la ninnananna per adulti che pare abbia sembianze ben diverse dall’originale a noi nota!Per questi, la meta tanto agognata, il luogo d’approdo e d’approccio è la “chat piccante” (o come essa si chiami).Se ti dovesse capitare, come è successo a me, di voler salutare un amico che è in chat, infilandoti in quella nuvoletta blu che dalla sua scheda ti conduce direttamente in quel mondo dove lui rilassa la sua mente, e capire da una semplice scorsa ai nick (che ti fanno morire dal ridere per non piangere di quali elucubrazioni la mente sia capace) in quale girone tu sia approdata, sentirai probabilmente la risposta che a me è stata data, ossia“Sono qui per salutare un’amica” “Ma come, anche tu?”E fuggirai, inseguita da quel lui che vorrà a tutti i costi spiegarti la casualità dell’evento.Perché quella era la prima volta in cui il nostro uomo metteva piede (piede?) in quello spazio dedicato a non meglio identificabili intrecci. Perché lui è un puro.E le coincidenze sono solo e soltanto coincidenze.(continua) Da una mia personalissima analisi “Santa Maria Goretti in chat” a cui mi sto ultimamente dedicando :)