beatitudineecastigo

Urge un ripasso viste le tante inesattezze lette nei blog


INNO DI MAMELI(per un po' di storia che mi pare non faccia male ... clicca)Fratelli d'ItaliaL'Italia s'è desta
Dell'elmo di Scipio[1]
S'è cinta la testaDov'è la vittoria?[2]
Le porga la chioma[3]
Ché schiava di Roma
Iddio la creòStringiamci a coorte[4]Siam pronti alla morteL'Italia chiamòNoi siamo da secoli
Calpesti, derisi
Perché non siam Popolo
Perché siam divisi[5]
Raccolgaci un'Unica
Bandiera una Speme[6]
Di fonderci insieme
Già l'ora suonòStringiamci a coorteSiam pronti alla morteL'Italia chiamòUniamoci, amiamoci
L'unione e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,[7]
Chi vincer ci può?Stringiamci a coorte,Siam pronti alla morte,L'Italia chiamò.Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,[8]
Ogn'uom di Ferruccio[9]
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla[10]
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò[11]Stringiamci a coorteSiam pronti alla morteL'Italia chiamòSon giunchi che piegano
Le spade vendute[12]
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute
Il sangue d'Italia
Il sangue Polacco[13]
Bevé col cosacco
Ma il cor le bruciò[14]Stringiamci a coorteSiam pronti alla morteL'Italia chiamòSì!Note1. ^ L'elmo che l'Italia ha indossato è simbolo dell'incombente lotta contro l'oppressore austriaco.2. ^ La dea Vittoria3. ^ Qui il poeta si riferisce all'uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano invece i capelli lunghi. Dunque la Vittoria deve porgere la chioma perché le venga tagliata quale schiava di Roma sempre vittoriosa.4. ^ La coorte (cohors, cohortis) era un'unità da combattimento dell'esercito romano, decima parte di una legione. Questo riferimento militare molto forte, rafforzato poi dal richiamo alla gloria e alla potenza militare dell'antica Roma, ancora una volta chiama tutti gli uomini alle armi contro l'oppressore.5. ^ Mameli sottolinea il fatto che l'Italia, intesa come penisola italica, non è unita. All'epoca infatti (1848) era ancora divisa in sette Stati.6. ^ Speranza.7. ^ Francesismo, par Dieu, cioè da Dio o attraverso Dio: Dio è dalla parte dei popoli oppressi. Questo è uno dei (non molti) riferimenti a Dio che è possibile trovare nelle opere di Mameli.8. ^ La Battaglia di Legnano (29 maggio 1176), con cui la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa, qui simbolo dell'oppressione straniera.9. ^ Francesco Ferrucci, simbolo dell'Assedio di Firenze (2 agosto 1530), con cui le truppe dell'Imperatore volevano abbattere la Repubblica fiorentina per restaurare la signoria dei Medici. In questa circostanza, il Ferrucci morente venne vigliaccamente finito con una pugnalata da Fabrizio Maramaldo, un capitano di ventura al servizio di Carlo V. «Vile, tu uccidi un uomo morto», furono le celebri parole d’infamia che l’eroe rivolse al suo assassino. È da notare come in seguito il nome maramaldo sia stato associato a termini quali vile, traditore, fellone.10. ^ Soprannome di Giovan Battista Perasso che il 5 dicembre 1746 diede inizio, col lancio di una pietra ad un ufficiale, alla rivolta genovese che si concluse colla scacciata degli austriaci, che da alcuni mesi occupavano la città.11. ^ I Vespri siciliani, l'insurrezione del Lunedì di Pasqua del 1282 contro i francesi estesasi a tutta la Sicilia dopo essere cominciata a Palermo, scatenata dal suono di tutte le campane della città.12. ^ L'Austria era in declino e le truppe mercenarie (le spade vendute) apparivano deboli come giunchi (son giunchi che piegano13. ^ Anche la Polonia era stata invasa dall'Austria, che coll'aiuto della Russia l'aveva smembrata. Il destino della Polonia è singolarmente legato a quello dell'Italia: anche nel suo inno (Mazurca di Dabrowski) c'è un riferimento agli italiani, e dei soldati polacchi combatterono in Italia con le truppe alleate contro i tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale, partecipando anche all'assalto finale a Montecassino.14. ^ Un augurio e un presagio: il sangue dei popoli oppressi, che si solleveranno contro l'Austria, ne segnerà la fine.