beatitudineecastigo

Scuola. Si ricomincia. Male.


Che succede nelle aule scolastiche?Parto da ciò che di più stupido non c’è.Grembiuli a scuola?Non me ne importa francamente niente, che gli alunni vengano pure come meglio credono, né a me né a loro cambia nulla. Evito di partorire altro, non mi allineo alle lette e rilette tiritere comparse nei vari blog.Voto numerico anziché giudizio? Risultano a mio avviso  forse più chiari per i genitori, ma alla base devono esserci studiati, equilibrati, sani, criteri di valutazione. Altrimenti non sarebbero veritieri. Il problema sta a monte.Cosa giudico, io insegnate?Se non c’è valutazione per l’apprendimento a poco serve la valutazione dei risultati.Ma questa è materia per gli addetti ai lavori, anzi misconosciuta anche a gran parte di loro.Voglio dire, se non tengo in considerazione il processo apprenditivo e l’alunno non ha consapevolezza del suo percorso e del punto di arrivo, di quanto ha fatto e di quando gli resta da fare, a nulla serve quella docimologia spicciolaspicciola, il crocettare errori e segnar punti, che nella scuola troppo spesso sono in uso!E a monte ancora ci sta quale significato abbia l’apprendimento per quel bambino/ragazzo, quali siano le interferenze che gli impediscono di progredire.E a monte ancorancoraa ci sta il perché io faccia l’insegnate e che idea mi guidi nelle scelte.Cosa implicita in quel che già ho detto, ma che forse necessita delineare più chiaramente (e qui mi rivolgo a quelli che credono di avere la scienza in testa e la verità in tasca): cari colleghi non sarebbe male ricordare che il voto lo si dà ad un alunno, ad una persona che è diversa da tutte le altre, che ha ed ha avuto tante o poche opportunità, che ha un percorso personale, a volte doloroso.Perché potrebbe essere un sudatissimo non sufficiente, o un 5 che dir si voglia, il meglio che quel ragazzo possa dare o, al contrario il risultato di pomeriggi passati fra palestra, campi di calcio, danza, basket, minivolley, violino, pianoforte … insomma in ogni dove fuorché a tener la testolina sui libri.Abbiate pazienza, tenetene conto, specie ai Consigli di Classe, quando alzate la vostra manina per bocciare!Non guasterebbe nemmeno un po’ di sana empatia (e qui mi rivolgo in particolare ai proff, i maestri hanno un rapporto più intenso e biunivocamente coinvolgente con gli alunni). Che cos’è? Prendete carta e penna e non dimenticate un evidenziatore: è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, sentirne, provarne sensazioni ed emozioni.Sono certa fin d’ora che i vostri studenti vi ringrazieranno.Voto in condotta?Bacchettate? Ceci sotto le ginocchia?Non cambierebbe nulla, non servono voti, è ascolto e autorevolezza quel che serve. E’ che a volte manca.Maestro unico?Nessuna scelta pedagogica  a sostegno quel che è bene chiamare  con il suo nome: non una riforma, ma un taglio. 87.000 posti saranno soppressi. Pura filosofia ministeriale.(Altro che Alitalia!)E questo è quanto. Non aggiungo parole altre.Se non che alla fine del tunnel c’è l’istruzione privata.E lunedì si torna fra i banchi… con sti lumi!
(Jean Vigo - Zero de conduite - 1933)Chiudo con l’augurio che i figli della ministra possano avere, più che un maestro unico, una maestra unica … tale e quale a quell’arpia che avevo io alle elementari!