beatitudineecastigo

Mi ricordo, poche settimane dopo ci fu una manifestazione contro la repressione. Bologna era gremita di compagni, la tensione era alle stelle ma tutto filò liscio o quasi.

Di manifestazioni ce ne furono tante, per tanti giorni e in molte città. Il 12 marzo ci fu una grandissima manifestazione a Roma. E contro la repressione il Convegno di settembre a Bologna. Mi fa piacere che tu abbia letto per primo :)

Un episodio interessantissimo ma che conosco solo per eco lontana. Credo che mi documenterò. A presto.

Una pagina di storia volutamente messa da parte. E' importante ricordare, proprio perchè chi non sa possa conoscere :)

Ricordo tutto come se fosse ieri. Ero da anni un simpatizzante del movimento della sinistra, fin dall’adolescenza, ( “già lontano da ogni forma di imbrigliamento”). Ero stato attivo anche dentro la scuola, il liceo scientifico: …vita dura ad esprimere le proprie idee, a portare i giornali in classe e ad aprire dibattiti dentro e fuori le aule; un ambiente con parecchi ostacoli, con molti reazionari nello staff di docenti, quasi tutti, tradizionalmente, di destra. Ricordo che ci mobilitammo, restando alzati tutta la notte ed il giorno dopo: si temevano disordini o tentativi di repressione delle manifestazioni di solidarietà. Soprattutto che a qualche celerino saltassero i nervi e ci fossero altri disastri. Pensando a quei giorni, oggi che molte cose sono cambiate, alcune in peggio, ( se si tiene conto di come certi tali personaggi siano usciti allo scoperto, sotto mentite vesti), viene da riflettere in che modo sia spesso dolorosa e drammatica la strada per la democrazia, oggi ampiamente incompiuta. Ciao, Ercole.

I desideri sono rimasti tali, ma ha segnato comunque un cambiamento epocale. Bello incontrare in questi luoghi aerei ... chi c'era :)

Quante cose sono successe in quei anni.....una buona serata Rinny.

Peccato che, da chi ne aveva e ne ha interesse, sia stato tutto mescolato e l'unica cosa che è passata è quella degli "anni di piombo" ...

Io ero a Roma ma ricordo perfettamente l’undici marzo del 1977, la morte di Francesco Lo Russo e la storia di Radio Alice. E ricordo anche che circa due mesi dopo, il 12 maggio 1977, a Roma è stata uccisa Giorgiana Masi.
Le tue riflessioni mi hanno portato indietro nel tempo in un passato di collettivi, di gruppi femministi, di autocoscienza, di manifestazioni, di sogni da realizzare, di tanta voglia di voler cambiare il mondo ... un passato che anche io mi ritengo privilegiata di aver vissuto perché mi ha dato e lasciato molto ...

Il 12 marzo, oggi sono esattamente trent'anni, si fece a Roma una manifestazione per gridare la rabbia per la morte di Francesco ... giunsero compagni da tutta Italia. Fu un momento dolorosissimo di scontri fino a notte. Anche se sono poco presente, avevo percepito, dalla lettura del tuo blog, che tu potessi esserci. Ed esserci stati è davvero una ricchezza :)

Sì Amo siete/sei stata una privilegiata ad aver vissuto quegli anni di cambiamenti, di lotte, di grandi ideali. Quando bastava la notizia di una morte trasmessa per radio a far scendere spontaneamente la gente in piazza. Indignata. Oggi siamo indifferenti a tutto. E se pure protestiamo, se ci mobilitiamo non serve a nulla, oggi abbiamo solo grandi utopie già disilluse. Io ho vissuto gli anni 80, faccio parte della generazione dei paninari... che differenza abissale :-(((

Sei già così bella ... chissà come saresti se avessi vissuto quegli anni :)

anche io ricordo bene....ciaooo buo inizio settimana kissss

Noi ricordiamo :) Sarà un bellissimo fine settimana, questo, per te ... divertiti un mondo :)

Ciao scusa se mi intrometto ma, devo chiederti una grossa cortesia....sono Momi la (forse!) sorella di Carla...mi ha detto che hai un MAC anche tu, potresti spiegarmi come si inseriscono le foto nel blog? Non riesco proprio...alcune miracolosamente le ho inserite ma se le voglio ingrandire non succede niente!!! Se puoi e quando hai tempo! Ti ringrazio di cuore, un bacio MOMI

Ok vengo da te :)

Hai ragione, era settembre. Ricordo un'affollatissima assemblea all'università. Io non avevo nenche vent'anni, militavo in lc, anzi, se ricordo bene lc si era già sciolta ma veniva pubblicato ancota il giornale. Partii da Napoli con gli altri compagni del collettivo studentesco, eravamo incazzatissimi per le morti e per il clima di repressione. Il corteo era "tesissimo" sembrava che da un momento all'altro la celere dovesse caricare ed invece filò liscio..E per finire consueto sit in in piazza Maggiore :-)). p.s. fa piacere incontrare persone che hanno vissuto le tue stesse esperienze. Un saluto a tutt*!

Eravamo tantissimi. La manifestazione passò davanti a casa e mio padre, pur non concordando affatto, dovette convenire che eravamo proprio tanti ... cronometrò due ore e 15 minuti fra la testa e la coda del corteo!! A differenza di te, il mio ricordo è di un corto gioioso! Eh sì, LC non c'era già più, ma il giornale sì faceva bella mostra nelle tasche delle nostre giacche! :)))

è bello ma inutile se non si è riusciti a trasmettere quei valori alle generazioni successive, pat

Ti avevo risposto prima ... ora mi accorgo che non c'è nulla! Ti dicevo che non è stato inutile e che anche ora, nel piccolo del quotidiano, il modo di pensare, l'ottica e l'approccio alla vita non può non passare. Bacio :)

lo ricordo, non so se sono stata fortunata ma certo che credevo...notti a discutere, confrontarci..una ricchezza che mi porto dentro ma che non sono riuscita a trasmettere un saluto anna

Sono certa che la trasmetti in ogni parole, in ogni gesto. Ma siamo proprio tanti!! Evviva :))

Sono del parere che tutto si trasmtte, nel bene e nel male. Sinceramente non so se abbiamo trasmesso più bene o più male (io credo nel bene:-), ma a volte, anche qui sulla community, mi capita di incontrare giovani e pensare che forse qualcosa è passato. Sono un inguaribile ottimista, lo so. Resto dell'idea che nulla va perso.

Certo ci sarebbe da pensare a quanto abbia inciso su di noi la delusione per non aver realizzato il Sogno, quanto abbia influito sulle nostre scelte di vita, sul nostro privato che credo sia stato e sia più difficile di quello di molti altri ... Ma sono anch'io sono ottimista e sono ceeta che sia più facile trasmettere cose belle. (Volutamente non parlo di "altro" ... le parti "impazzite", i "compagni che sbagliano" ... quello è appunto, altro!)

anche nella sonnacchiosa provincia casertana si sentivano gli echi del nuovo e purtroppo anche la forza brutale della repressione... poi ci fu qualche idiota che disse no future e la luce si spense... un abbraccio forte

Per poco, ma l'abbiamo vista quella luce :) Bacio :)

Gentilissima leggere il tuo blog mi ha dato una commozione incredibile, ho 52 anni ed un quegli anni la passione per la “lotta” politica per me era la vita. Avevo trovato la mia dimensione e mi apprestavo a diventare “uomo” convinto che nonostante le cocenti delusioni avute passando da un “gruppuscolo” ad un altro fossero un prezzo da pagare, ma la meta era a portata di mano. Ora ammetto di aver subito il riflusso come molti, e questa non è una consolazione, tra il pubblico ed il privato ho scelto il secondo, decidendo di nascondermi dietro i miei libri e le scartoffie come fossero la riva di un fiume che scorre, scuro, con acque limacciose dai bordi corrotti dalla schiuma tossica di una vita che sembra appesa solo a dei ricordi. Mi chiedo tante volte se il “sogno” non siamo stati noi stessi ad annichilirlo con la nostra fretta, con la nostra incapacità di misurarci con l’altro che, ammettiamolo, se non la pensava come noi diventava oggetto di diffidenza. Se poi penso ai compagni che non ho più perché il sogno l’hanno trasformato in un tragico incubo ed ora sono in carcere o sotto palmi di terra scura che ha coperto per sempre la loro giovinezza. Di chiedo venia per l’amarezza il ricordo è forte e le emozioni affatto sopite per chi come me ha amato, respirato quelle notti all’addiaccio in stanze fumose dove costruivamo chimere da far volare nel cielo abbaglianti ed impossibili da guardare senza perdere la vista. Grazie

Difficile misurarsi con l'altro in quell'epoca ... difficile trovare forme di mediazione ... gli altri erano la gente "comune", noi eravamo "noi", senza termini di paragone! Mi fa un po' sorridere ora, ma è stato bello forse anche per quello, anche se, come dici tu, quel "tutto e subito" ... è stata una liberazione solo momentanea :) Nel privato e solo in quello ci sono anch'io ... e dove potrei altrimenti collocarmi! Anche il mio ricordo ha spazi di amarezza per chi non ha saputo accettare quella "normalità" che rifiutava e ora non c'è più. Ma resta il sorrido per quel momento unico che abbiamo vissuto. Grazie a te : e scusa se non ho risposto prima, ma non mi ero accorta del tuo commento. Ti abbraccio :)