beatitudineecastigo
Blog per pochi. Sono gradite menti elastiche ed eleganti. Eleganti … di chi è capace di umiltà (non solo intellettuale). Elastiche … di chi ama il confronto. Non è quindi gradito chi ama autoincensarsi.
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BUON NATALE A CHI SI SENTE SOLO E NON HA NESSUNO.....
.Buon Natale alla mia mamma ed a tutte le mamme. Bun Natale a chi sveglia con il sorriso sulle labbra e a chi si sveglia con le lacrime agli occhi. Buon Natale al sole che ci scalda il corpo ed alla luna che ci scalda l’anima. Buon Natale al cielo che nonostante le nuvole e sempre azzurro. Buon Natale al mare ed al suo eterno movimento. Buon Natale alle stelle che fanno da scenografia ai nostri amori. Buon Natale a te che ho amato, a te che mi hai odiato, a te che mi hai ignorato. Buon Natale a chi ho incontrato e a chi ho visto andare via. Buon Natale a chi se ne è andato e a chi è rimasto, a chi è ritornato. Buon Natale a chi poteva essere e non è stato, a chi potevo amare e non ho amato, a chi potevo odiare e non ho mai odiato. Buon Natale a chi mi ha dato la mano, una carezza e un bacio. Buon Natale e chi a chi mi ha mentito, tradito ed ucciso. Buon Natale agli amici perduti, ma mai dimenticati, e quindi mai veramente perduti. Buon Natale e te che sei lontano, ma che non lo sei veramente perchè abiti nel mio cuore e nella mia mente. Buon Natale alla tristezza del tuo passato ed alla gioia del tuo presente. Buon Natale alle tue parole scritte e non dette, alla tua dolcezza ed alle tue presenze. Buon Natale ai tuoi perché, ai tuoi dubbi ed alle tue certezze ed incertezze. Buon Natale al passato, al presente…ad un futuro "imminente". Buon Natale ai tuoi incubi ed ai tuoi sogni, alle tue necessità ed ai tuoi bisogni. Buon Natale…..Buon Natale a Te, a me….a NOI….e Buon Natale a chi è come noi. Buon Natale a chi mi ha dato un paio di ali, ed ha guarito tutti i miei mali. Buon Natale a te che sei la vita. Buon Natale a Libero che mi ha dato la possibilità di esprimermi. Natale 2008
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ANTIGUA. GUATEMALA
Quel luogo incantato ...
Solenne città coloniale, splendida nella sua decadenza, atmosfera rarefatta, trasognata, aerea … il luogo dell’anima.
Camminare fra le stradine di ciottoli, ammirare la magnifica architettura delle case giallo-ocra, le splendide chiese, l’affascinante visione dei tre imponenti vulcani, Agua, Fuego e Acatenango, ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, neppur sognato.
Antigua il luogo dove vorrei vivere, non so se questo mai accadrà, mi sono però fatta la promessa di trascorrervi almeno un anno dei miei giorni.
LEI. FRIDA KAHLO
In un articolo su Leon Trotskij, comparso su Frigidaire nei primi anni ‘80, venni per la prima volta a contatto con la figura di Frida Kahlo.
Mi parve da subito una donna di grande coraggio e intelligenza e decisi di approfondire attraverso alcune letture.
Moglie del più grande muralista messicano, Diego Rivera, ebbe, oltre la poliomelite, due gravi incidenti: il primo a 18 anni quando, in uno scontro fra un tram e l’autobus su cui viaggiava, rimase trafitta e ciò le comporterà nel corso degli anni la non possibilità di vivere la maternità e il dover subire un gran numero di interventi, fino all’amputazione di un piede prima, della gamba poi … il secondo … l’incontro con Diego, che lei soleva dire, a volte per scherzo, a volte per rabbia, essere stato un incidente decisamente più grave del primo!
Frida dipinse nelle opere, in modo crudo e aspro, ma al contempo dolce e delicato, la parte dolorosa della sua realtà.
Nonostante l’handicap e le grandi sofferenze è riuscita a vivere coraggiosamente, anche in modo estremo, giorni pieni di ideali, di passioni, di amori, di incontri.
E’ stata adorata da Diego e lo ha adorato nonostante i ripetuti tradimenti: non era, di questi, il rapporto fisico che la distruggeva, ma il tradimento mentale, la mancanza di lealtà e, in quelle sue ferite, penso ci si possano riconoscere e ritrovare molte donne.
Divorzieranno, si cercheranno di nuovo e si sposeranno ancora … fa venire alla mente i tanti rapporti indefiniti, a volte conflittuali, così difficili da recidere, coppie addomesticate, in cui nessuno riesce a fare a meno dell’altro, forse, per amore.
E’ stata amata da tanti per quella vivacità, trasparenza, duttilità e finezza mentale, che le hanno permesso di vivere e coltivare, nei momenti in cui tutto luccicava, i fiori del giardino della sua vita e di sostenere, con grande forza, la solitudine nei tanti momenti bui.
Fosse lo stesso per tutte quelle donne che, da regine, si ritrovano un giorno, non più accolte!
Nella sua casa, Casa Azul, ora museo, fra le sue cose, i suoi colori, le sue opere, si respira un’aria tersa, linda, che ti entra dentro e ti riempie l’anima .
(scritto nel giorno del 50° della sua morte 13 luglio 1954 - 2004)