Creato da amoildeserto il 08/12/2006
beatitudineecastigo
Blog per pochi. Sono gradite menti elastiche ed eleganti. Eleganti … di chi è capace di umiltà (non solo intellettuale). Elastiche … di chi ama il confronto. Non è quindi gradito chi ama autoincensarsi.
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Post n°79 pubblicato il 03 Novembre 2007 da amoildeserto
Una violenza di una brutalità inaudita … stuprare, seviziare, martoriare … ha sconvolto tutti e deve essere severamente punita, come deve essere punito ogni atto lesivo della dignità delle donne.
Che abbia sconvolto anche chi usa vomitare la sua violenza, offendendo quotidianamente il corpo e la mente delle donne?
Che abbia sconvolto anche chi usa vomitare la sua violenza, offendendo quotidianamente il corpo e la mente delle donne?
Un'altra storia.
Lei mi aiuta a tenere in ordine la casa.
Ha ventisette anni, ma avevo pensato ne avesse dieci di più, quando l’incontrai la prima volta … una ragazza di campagna appena giunta nel nostro Paese.
E’ deliziosa, oltre che bravissima nel suo lavoro ed io, così pasticciona e disordinata, non so davvero come farei senza di lei.
E’ arrivata in Italia due anni fa per raggiungere l’uomo che aveva da poco sposato con rito civile e che aveva da tempo, qua, un lavoro ed una casa.
Lavorando intensamente, sono riusciti a comprare un piccolo appartamento al loro paese ed è stata felice di farmi partecipe di quel suo sogno che stava prendendo corpo: me ne ha mostrato le foto, dall’acquisto, alla ristrutturazione, al suo nido finalmente completato.
Ad avere bambini, non pensa per ora, vuole rendere, prima, ben salda la sua esistenza, per poterli poi accogliere in modo dignitoso.
Un mese fa è partita per andare a sposarsi in chiesa, rendendomi partecipe dei preparativi e della sua grande felicità.
Le ho chiesto che regalo desiderasse per il suo matrimonio … mi ha risposto “Scegli tu, tu hai buon gusto”, lo diceva mentre il suo sguardo si posava sugli oggetti della mia casa.
Le ho sorriso.
Il suo desiderio era quello di avere in regalo qualcosa di particolare ed in questo, vi ho letto l’avvio all’altro suo sogno: avere una casa come la mia.
Tempo prima le avevo raccontato che anche la mia famiglia era immigrata in questa città e che, il lavoro, i sacrifici e la volontà dei miei genitori, non senza l’impegno mio e dei miei fratelli, avevano permesso, nel tempo, di modificare sostanzialmente la nostra vita.
Che ha tutto il diritto di sperare e lottare perchè questo possa accadere anche a lei.
Lei è rumena.
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Sto cercando di leggerti dal n. 1,ma non riesco
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ciao, blog di nicchia...Ottavio
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ANTIGUA. GUATEMALA
Quel luogo incantato ...
Solenne città coloniale, splendida nella sua decadenza, atmosfera rarefatta, trasognata, aerea … il luogo dell’anima.
Camminare fra le stradine di ciottoli, ammirare la magnifica architettura delle case giallo-ocra, le splendide chiese, l’affascinante visione dei tre imponenti vulcani, Agua, Fuego e Acatenango, ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, neppur sognato.
Antigua il luogo dove vorrei vivere, non so se questo mai accadrà, mi sono però fatta la promessa di trascorrervi almeno un anno dei miei giorni.
LEI. FRIDA KAHLO
In un articolo su Leon Trotskij, comparso su Frigidaire nei primi anni ‘80, venni per la prima volta a contatto con la figura di Frida Kahlo.
Mi parve da subito una donna di grande coraggio e intelligenza e decisi di approfondire attraverso alcune letture.
Moglie del più grande muralista messicano, Diego Rivera, ebbe, oltre la poliomelite, due gravi incidenti: il primo a 18 anni quando, in uno scontro fra un tram e l’autobus su cui viaggiava, rimase trafitta e ciò le comporterà nel corso degli anni la non possibilità di vivere la maternità e il dover subire un gran numero di interventi, fino all’amputazione di un piede prima, della gamba poi … il secondo … l’incontro con Diego, che lei soleva dire, a volte per scherzo, a volte per rabbia, essere stato un incidente decisamente più grave del primo!
Frida dipinse nelle opere, in modo crudo e aspro, ma al contempo dolce e delicato, la parte dolorosa della sua realtà.
Nonostante l’handicap e le grandi sofferenze è riuscita a vivere coraggiosamente, anche in modo estremo, giorni pieni di ideali, di passioni, di amori, di incontri.
E’ stata adorata da Diego e lo ha adorato nonostante i ripetuti tradimenti: non era, di questi, il rapporto fisico che la distruggeva, ma il tradimento mentale, la mancanza di lealtà e, in quelle sue ferite, penso ci si possano riconoscere e ritrovare molte donne.
Divorzieranno, si cercheranno di nuovo e si sposeranno ancora … fa venire alla mente i tanti rapporti indefiniti, a volte conflittuali, così difficili da recidere, coppie addomesticate, in cui nessuno riesce a fare a meno dell’altro, forse, per amore.
E’ stata amata da tanti per quella vivacità, trasparenza, duttilità e finezza mentale, che le hanno permesso di vivere e coltivare, nei momenti in cui tutto luccicava, i fiori del giardino della sua vita e di sostenere, con grande forza, la solitudine nei tanti momenti bui.
Fosse lo stesso per tutte quelle donne che, da regine, si ritrovano un giorno, non più accolte!
Nella sua casa, Casa Azul, ora museo, fra le sue cose, i suoi colori, le sue opere, si respira un’aria tersa, linda, che ti entra dentro e ti riempie l’anima .
(scritto nel giorno del 50° della sua morte 13 luglio 1954 - 2004)
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