Creato da amoildeserto il 08/12/2006
beatitudineecastigo
Blog per pochi. Sono gradite menti elastiche ed eleganti. Eleganti … di chi è capace di umiltà (non solo intellettuale). Elastiche … di chi ama il confronto. Non è quindi gradito chi ama autoincensarsi.
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Post n°100 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da amoildeserto
Uno spettacolo teatrale sugli abusi all’infanzia che si sofferma in particolare sul lavoro minorile.
Hanno guardato, ascoltato con grande attenzione.
Profondamente colpiti da parole e immagini che sono la realtà. Momenti di irreale silenzio.
E poi a scuola a riflettere, meditare su quel che ogni giorno accade.
Di potere, Occidente e Sud del mondo.
Di ingiustizia, dolore, benessere che benessere non è.
Lo spettacolo narra di bambini, “i loro destini, le umiliazioni e le violenze che sono destinati a subire. Ma anche i sogni, le speranze e le vittorie. Un susseguirsi di scene che diventa giro del mondo, tra Oriente e Occidente, senza più frontiere, senza freno alla capacità degli adulti di approfittare di tutto, bimbi compresi.”
“Nostra pelle” della compagnia La Città del Teatro di Pisa.
A sostegno del progetto Scream. Stop al Lavoro Minorile.
Hanno guardato, ascoltato con grande attenzione.
Profondamente colpiti da parole e immagini che sono la realtà. Momenti di irreale silenzio.
E poi a scuola a riflettere, meditare su quel che ogni giorno accade.
Di potere, Occidente e Sud del mondo.
Di ingiustizia, dolore, benessere che benessere non è.
Lo spettacolo narra di bambini, “i loro destini, le umiliazioni e le violenze che sono destinati a subire. Ma anche i sogni, le speranze e le vittorie. Un susseguirsi di scene che diventa giro del mondo, tra Oriente e Occidente, senza più frontiere, senza freno alla capacità degli adulti di approfittare di tutto, bimbi compresi.”
“Nostra pelle” della compagnia La Città del Teatro di Pisa.
A sostegno del progetto Scream. Stop al Lavoro Minorile.
Ascolta
“Riserva Moac” gruppo molisanio vincitore, con questa canzone, del premio Amnesty International 2004.
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Sto cercando di leggerti dal n. 1,ma non riesco
Inviato da: Tina
il 15/06/2024 alle 11:47
ciao, blog di nicchia...Ottavio
Inviato da: anima_on_line
il 06/06/2024 alle 09:02
What weather today,What weather today in United States,...
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 08:18
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il 12/04/2022 alle 08:17
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ANTIGUA. GUATEMALA
Quel luogo incantato ...
Solenne città coloniale, splendida nella sua decadenza, atmosfera rarefatta, trasognata, aerea … il luogo dell’anima.
Camminare fra le stradine di ciottoli, ammirare la magnifica architettura delle case giallo-ocra, le splendide chiese, l’affascinante visione dei tre imponenti vulcani, Agua, Fuego e Acatenango, ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, neppur sognato.
Antigua il luogo dove vorrei vivere, non so se questo mai accadrà, mi sono però fatta la promessa di trascorrervi almeno un anno dei miei giorni.
LEI. FRIDA KAHLO
In un articolo su Leon Trotskij, comparso su Frigidaire nei primi anni ‘80, venni per la prima volta a contatto con la figura di Frida Kahlo.
Mi parve da subito una donna di grande coraggio e intelligenza e decisi di approfondire attraverso alcune letture.
Moglie del più grande muralista messicano, Diego Rivera, ebbe, oltre la poliomelite, due gravi incidenti: il primo a 18 anni quando, in uno scontro fra un tram e l’autobus su cui viaggiava, rimase trafitta e ciò le comporterà nel corso degli anni la non possibilità di vivere la maternità e il dover subire un gran numero di interventi, fino all’amputazione di un piede prima, della gamba poi … il secondo … l’incontro con Diego, che lei soleva dire, a volte per scherzo, a volte per rabbia, essere stato un incidente decisamente più grave del primo!
Frida dipinse nelle opere, in modo crudo e aspro, ma al contempo dolce e delicato, la parte dolorosa della sua realtà.
Nonostante l’handicap e le grandi sofferenze è riuscita a vivere coraggiosamente, anche in modo estremo, giorni pieni di ideali, di passioni, di amori, di incontri.
E’ stata adorata da Diego e lo ha adorato nonostante i ripetuti tradimenti: non era, di questi, il rapporto fisico che la distruggeva, ma il tradimento mentale, la mancanza di lealtà e, in quelle sue ferite, penso ci si possano riconoscere e ritrovare molte donne.
Divorzieranno, si cercheranno di nuovo e si sposeranno ancora … fa venire alla mente i tanti rapporti indefiniti, a volte conflittuali, così difficili da recidere, coppie addomesticate, in cui nessuno riesce a fare a meno dell’altro, forse, per amore.
E’ stata amata da tanti per quella vivacità, trasparenza, duttilità e finezza mentale, che le hanno permesso di vivere e coltivare, nei momenti in cui tutto luccicava, i fiori del giardino della sua vita e di sostenere, con grande forza, la solitudine nei tanti momenti bui.
Fosse lo stesso per tutte quelle donne che, da regine, si ritrovano un giorno, non più accolte!
Nella sua casa, Casa Azul, ora museo, fra le sue cose, i suoi colori, le sue opere, si respira un’aria tersa, linda, che ti entra dentro e ti riempie l’anima .
(scritto nel giorno del 50° della sua morte 13 luglio 1954 - 2004)
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