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Post n°128 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da esifal
C’era una volta una ragazza che ogni notte guardava la luna. In quell’occhio del cielo da riflessi d’argento le pareva di vedere il profilo di un giovane sconosciuto … … o forse era solo l’ombra misteriosa di un sogno. Dall’altra parte del mondo c’era un giovane che, ogni notte, guardava la luna. Su quel pallido schermo gli pareva di vedere il profilo dolce e seducente di una ragazza. Il giovane era anche un provetto arciere. Così una notte incoccò la sua freccia più resistente e veloce sull’arco, lo tese con tutte le sue forze e mirò al volto placido della luna … La freccia, dura come l’acciaio e veloce come un lampo, colpì la luna e ne stacco un frammento. Cadendo il frammento si ruppe in due parti: uno cadde in grembo alla ragazza, l’altro ai piedi del giovane arciere. Tutti e due si legarono al collo, come un gioiello, il frammento della luna … Si incontrarono poi? … forse … Ma noi tutti siamo come loro ed erriamo per il mondo portando ciascuno con se la metà del suo sogno. Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo.
1 settembre 2009
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SCHIAVA
Sei la mia schiavitù
sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.