Dedicato ...

Assente- Presente

Fai a pugni !

Con te stesso

Con gli altri

Con me

Col mondo

Poi torni

Dubbioso

Rivai

Ritmi

Rimani

Riparti

Ancora

Ritorni

E non t’avvedi nemmeno

Che non ci sono …

...più.

Corpo

Non sei che l’impacchettato involucro  nero

che come bandiera espongo dell’anima mia.

Bistrattala,

puniscila,

beffeggiala,

che solo dinanzi a Te s’avvede

di quanto è grande Amore.

Basta allora il tuo stesso niente a nutrirti?

Schiattane dunque,

che n’è pieno ogni dove.

Credendoti affamato

Ti rimpinzai di leccornie,

credendoti assetato

 t’ubriacai  dei più succosi … succhi,

cibi animati e vitalizzanti bevande,

indigestione!

Più male che bene,

dispetto più che affetto,

 torto non  torta,

non dolce ma calce! (Struzzo).

Teutone

Troppo freddo

ormai

laggiù

Ma quelle mani

devono ancora

qualcosa

S’accostano

Fonte di calore ma esigua

Baleno di un pensiero

La luce

oscurarla  celarla

soffocarla

.

che troppo se ne pate  vista .

Mille Grazie a enjamber per avermi concesso di pubblicare le foto di alcune sue sculture, questo è il suo blog: http://blog.libero.it/Poemsforfood/view.php?nocache=1254438235

Dolce Creatura …

… così diversa,

porti con te perenne un passeggero,

senza biglietto ma è il solo

che non ti lascia

mai.

. 

Non puoi ucciderlo,

ma nemmeno ignorarlo.

Qualche volta ha fame

E bisogna sfamarlo.

.

Non puoi mostrarlo,

nessuno lo accetterebbe

e tu stesso stenti,

ancora a volte .

.

Un mostro,

chiunque anche solo lo intraveda

dovrà poi sparire,

pericolo, minaccia,

attentazione,

 sparire dalla tua mente, dalla tua vita,

da dentro i tuoi occhi … specchi.

Ne patirebbero i cari,

devi proteggerli,

da te,

e il solo modo di farlo è rimanere

… solo.

Tentai di avvicinar miti,

forse troppo,

così hai dovuto,

conducendomi fin dentro il seme

della pazzia …

(d’averti perso)

Dovevo meritarlo,

davvero,

 o non potevi,

secondo il tuo personalissimo codice,

che solo tu conosci

e l’ospite.

Non puoi ucciderlo,

ne ignorarlo,

ma incanalarlo … si.

Dolce Creatura,

così diversa,

oggi ti guardo

andare

 e m’accorgo

che non c’è nulla di te

che mi farebbe paura.