DEFRAG/MENTAL

Voglia di sole in un giorno strano


Ti svegli la mattina e già dal suono della sveglia capisci che c'è qualcosa che non quadra. Te lo conferma il fatto che la prima telefonata ti arriva appena fai la mossa di raggiungere il bagno (su questo tema, se non fosse un po' sconveniente, si potrebbero scrivere interi trattati), e naturalmente si tratta di un impegno imprevisto. Intanto le lamette sono finite, il rasoio elettrico è scarico, che faccio, provo direttamente con il trapano? Fuori non c'è traccia di primavera, ahimè, e quindi oggi niente moto: il viaggio in macchina in realtà assomiglia ad un pellegrinaggio, accidenti. Finalmente arrivi e guardi la piazza, quella solita di tutti i giorni, e realizzi che non è in piano: la piazza pende di brutto! Il primo istinto è quello di autosottoporsi ad un test antidroga, ma ripensandoci lo so già che sarebbe negativo, giusto? Quindi mi devo rassegnare all'idea che in effetti la piazza pende, ma nelle migliaia di volte che l'ho guardata in passato non me n'ero mai accorto. Ma che razza di giorno è oggi? In piazza peraltro, mentre l'attraverso, non vedo altro che alieni (avete presente "Men in black"?): uno che fa le pernacchie nel telefonino, un altro invece grida ad alta voce frasi senza senso, dietro di loro tre uomini parlano in lingue sconosciute. Accidenti, almeno ci fosse un po' di sole! Ma il sole in realtà l'ho intravisto stamattina, e non è che avesse una gran voglia di socializzare. E poi il sole è fatto così: quando c'è rischia sempre di bruciarti, se non c'è ne senti un sacco la mancanza. Oggi più che mai…