DEFRAG/MENTAL

Sensori biologici del futuro


Ricordo ancora il mio stupore quando, parecchi anni fa, mi parlarono per la prima volta dei sensori alle cozze. Aspettate a ridere, è vero, esistono! Si tratta di apparecchi volti a misurare la contaminazione dell'acqua, costituiti da un recipiente pieno di cozze sulle cui valve sono installati dei sensori che misurano la larghezza dell'apertura: in linea di massima più le valve sono aperte, più l'acqua è pura. In rete non ho trovato foto belle, ma se vi interessa c'è una descrizione tecnica qui.
L'idea in sè del sensore biologico è interessante, e in fondo è l'evoluzione in termini moderni di una serie di segni premonitori ampiamente usati dall'umanità nella sua storia: pensate solo al comportamento degli animali in relazione al tempo meteorologico.Ma se l'applicazione agli animali è certo interessante, è ancor più intrigante pensare alle possibili future applicazioni usando come sensore l'essere umano. Che so, una telecamera nella sala conferenze che conta il numero di sbadigli del pubblico e che associa un punteggio di interesse al relatore. Oppure la misurazione delle distanze interpersonali nei flussi di viaggiatori nell'atrio della stazione, per determinare l'attrattività o la repellenza dei diversi soggetti. Avete altre idee? :-)