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Le nozze, i fichi secchi e la povera Protezione Civile


Alla fine tutto finirà in mille rivoli d'acqua , sciolto come la neve al sole. L'evidenza tornerà utopia, nelle parole degli schiavi del denaro aristocratico. Perché è evidente che per qualche neanche troppo arcano mistero lo Stato è diventato una neoplasia informe, sacrificata sull'altare del reddito nel declamare e del profitto nell'agire. Lo Stato è l'unico che può permettersi una Protezione Civile efficiente, Vigili del fuoco scattanti, Forze Armate operative, Sanità risolutiva, Scuola formativa, Ferrovie accessibili, Strade capillari, Energia fruibile, Acqua potabile. Solo uno Stato, una Nazione può fornire ai suoi primi e unici azionisti una vita civile, umana e democratica. Nessun privato e nessuna liberalizzazione avrà mai lo spirito mecenate necessario al corretto funzionamento della Res Pubblica. Il Diritto ad avere un corretto funzionamento della Res Pubblica , o meglio delle cose di pubblica necessità (necessità, non semplice utilità, necessità) è garantito solo dalle istituzioni pubbliche, statali , NAZIONALI, a tutela della Nazione stessa, del suo benessere e del suo conseguente futuro. Le privatizzazioni minano la base stessa del concetto di Nazione purtuttavia è quasi impossibile difendere queste mie posizioni di fronte alla catastrofica inefficienza dell'apparato statale in quanto tale. Amministratori incapaci, poveri d’idee e ideali, grandi personaggi pubblici di statura morale ed intellettuale infima, sudicia. Sordidi incapaci capillarmente distribuiti e, hainoi, eletti da Noi stessi. Noi talmente affannati dalla rincorsa dell'inutile indispensabile e contemporaneamente intorpiditi da media disonestamente ultracorrotti. Un degrado complice, diffuso. Poi arriva la neve e scopriamo che non abbiamo più nulla, siamo impotenti, alla fine: POVERI. Una nazione povera. Nessun privato potrà mai tenere i Vigili del Fuoco negli aeroporti, essi, almeno 50, per tutta la vita non faranno null'altro che pulire, lucidare, manutenzionare i loro mezzi, sostituirli magari a caro prezzo ogni 10 anni e di quando in quando allenarsi a giocare al "salviamo i passeggeri". Una ragionevole parte del loro tempo sarà dedicata all'ozio creativo, biliardino, ping pong, canasta e tuttavia nessuno di noi vorrebbe mai vederli lavorar davvero, significherebbe che un disastro aereo è avvenuto, che forse centinaia di vite sono in pericolo, che magari uno di noi era su quel volo.... Che restino inoperosi, operativamente parlando e che sia la Nazione a pagare, perché nessun privato potrà mai immaginare di poterne sostenere l'onere. Parimenti le scuole nei paesini, i pronto soccorso dei piccoli centri, le Forze Armate, la Protezione Civile. Ci auguriamo che questa ultima resti inoperosa e con essa i suoi operatori, pagati per far poco e cosi sia! Ricchezza di una Nazione, civiltà di un Popolo che paga le tasse per questo unico motivo, avere ciò che il privato mai potrà fornire, altrimenti decadrebbe naturalmente l'esigenza stessa dell'apparato Statale, dello Stato nella sua natura. Ma si scioglierà questa poca neve, si spegneranno le fiamme dell'aereo in pista, moriranno d'infarto in ambulanza inutili vecchietti colpevoli di abitare lontano dalle metropoli e dopo un funerale, una commemorazione e mezza prime pagina tutto verrà nuovamente svalutato dall'arrogante aristocratico cinismo del corrotto, inutile, privatistico, demagogico malato stato (minuscolo per scelta), nell'odio per la Cosa Pubblica e divorato dal diversivo ad arte congegnato del far coesistere idee senza fondamento alcuno. Non v'è Destra o Sinistra , sono entrambi le mani protese ad arraffare, null'altro. Si scioglierà la neve.