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Flussi


Ripropongo un mio pensiero, riferito al post precedente, solo per sottolineare quanto io sia convinto che le strade che i nostri governi propongono portino da tutt'altra parte rispetto al mio pensiero.FlussiInformatici, mediatici, fisici ,chimici, informativi,circolatori e via discorrendo, tutti arrestabili o almeno controllabili. Quelli migratori no! Per fortuna, aggiungo.Forme di vita magicamente apparvero in quest’angolo dell’Universo.Millenni di evoluzione fino…… ai primi anni della mia scuola elementare:) Ricordo le ricerche in 3^ elementare, una maestra d’acciaio (dolcissimamente inflessibile) che ci fece spaccare mondo in TRE!Semplice.Elementare, appunto.Minerale, Vegetale e Animale.Sorvolo sul Minerale, troppo tosto anche per una testa marmata come la mia,però ricordo sorridendo cosa notai subito degli altri due,Mondo Vegetale e Mondo Animale:uno aveva le radici e l'altro No!Illuminante per noi pargoletti col fiocco azzurro o rosa.Meno utili i successivi approfondimenti, volatili, rettili, mammiferi,vertebrati, asessuati e via discorrendo, tutte cose belle ma non così utili nel prosieguo del bighellonare tra sensazioni e percezioni sul mio mondo.Radici o no, punto.Il Genere umano è senza radici.Genere umano senza radici che, così come fanno i sorci e le cicogne, s’è spostato , in perenne movimento.Dall’Alpi alle Piramidi (Inca), a dorso d’asino o a Mach 3 ma sempre, comunque, in costante movimento.Strllano i nostri media appostati sui siculi scogli: "gommone!gommone!”stesso tono del “Terra!Terra!” ,AD1492, che un mare di sangue portò alle "Indie".Sembrerebbe quasi che la ricchezza degli ominidi e dei donninidi sia proprio in questo non rassegnarsi all’oscurità del nascer poveri e affamati in terre povere e affamate. Ribellione che non fa leva sulla forza ma sul movimento, povero, fisico, tangibilmente lento, inarrestabile.Una ribellione che fa rima con evoluzione, ad invisibile velocità per chi vorrebbe giorni da 50 ore.Popoli di bipedi che creano flussi,sempre l’hanno fatto e sempre lo faranno, un lento e continuo rimescolio di colori, usi, costumi, canti, religioni. Bianco, nero, giallo e vie di mezzo, tutti sempre con una base di rosso sangue a maggioranza innocente.Fossi veggente direi che il colore finale sarà un’ indefinibile grigio pallido, essendo solo un distratto internauta mi piace ogni tanto immaginare d'infilare nell’immane pentolone un’invisibile goccia di verde speranza .Globalizzazione dal basso, lenta come la deriva dei continenti e come quella potentissima e inarrestabile. Sopravvivrà alla tanto amata o temuta globalizzazione dall’alto (questa si violenta), ignorandola quasi, con la forza della costa che in pochi metri spegne la schiumante vana rabbia dell' oceano in tempesta.Oltre l’orizzonte va il genere umano, ieri, sempre, domani. Flussi di uomini con la morte come compagna di viaggio, il dolore come valigia, la fame come carburante, la speranza come destinazione.Flussi.