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Lavoro.Ovvero elementi di fisica, fisico, fortuna e un vecchio amore ;)


E il Lavoro?Non è forse bello lavorare? Haimè poco poetico, mi piace il Lavoro. Non parlo dell’impiego, del mio (meraviglioso) o suo Lavoro, di chi lavora o di chi hàinoitutti è disoccupato. Intendo il Lavoro imparentato con la Fisica, Forza per Spostamento se la memoria non mi inganna. Il fascino del Lavoro è irresistibile nei primissimi anni di vita, tutti siamo stati corpicini in equilibrio instabile e affannosa costante ricerca dei segreti del Lavoro. Infantili studi testardamente ripetitivi della Fisica, dai bambolotti scaraventati fuori dal lettino ai fluidi fatti schizzare giù dal seggiolone. Scatole trascinate per tutta casa, lampade rovesciate, fogli strappati e sedie trascinate. Continuiamo l’apprendimento della Fisica, forze, attriti, spostamenti, energia cinetica, equilibri, sfere, biglie, fionde, pattini, biciclette e tutte le altre inspiegabili diavolerie che ci affascinano fino alla fine del limbo preadolescenziale. Poi ognuno segue la propria strada, innumerevoli altre scienze e religioni più o meno perfette s’impossessano della nostra attenzione, qualcuno come mè rimane legato alla Fisica infantile e conserva una delicata attenzione per il Lavoro. Lavorare per spostare, modificare, anche tenere sotto apparente controllo il mondo che ci circonda, perché no, senza però illudersi né cercare totalitarismi o verità assolute. Lavorare per provarci sapendo che il Lavoro è dispendio di energia, fatica, spreco. Per esistere ha bisogno di vincere in continuazione inerzia, attrito, viscosità, gravità e rompipalle, tanti. Tutte cose che non abbisognano di energia propria, esistono consumano quella altrui. Mi piace il Lavoro, lavorare e vederne i risultati, apprezzare le mutazioni che si compiono attraverso il Lavoro sui corpi, nei fluidi, nell'ambiente, in casa e nel mondo, negli animi. Mi piace il Lavoro e sentire gli effetti della Fisica sul fisico e sul cervello. La Fatica è figlia del Lavoro, chi ama il padre adora la figlia, il più delle volte sono però ripudiati e derisi. Comprensibile, sanno essere insensibili quei due, anche crudeli. Si vedono infierire su persone stanche e sconfitte da mali più grandi della comprensione umana, a volte però Fatica e Lavoro tiranneggiano coloro semplicemente non inclini ad amarli. A me piacciono da sempre, ci convivo volentieri, li cerco perché mi riempiono di regali, sanno darmi momenti felici e sonni sereni. Di solito quei due son generosi con i fortunati, io fin ora nella vita lo on po’ lo sono stato, talvolta i fortunati non sono così generosi con loro, sbagliando credo. Lavoro con piacere, da sempre, un amore sviscerato che non mi ha mai tradito o deluso. Un amore trasmessomi dai "grandi"quando ero piccolo, famiglia e paese, grazie. Ancora adolescente sbagliavo scelte, amici, ragazze (poche), spacciatori, case, viaggi, studi e ogni volta che cadevo col culo per terra, prima ancora di farmi troppo male, Lui, il Lavoro, mi ritirava su, una pacca sul culo per levar la terra e Via, nuovo come prima , anzi un pochino più grande, vorrei dire forte, posso? Prima e seconda maturità, scelte di tutta la vita, incidenti e gioie, morti e nascite, viaggi e traslochi, tutto quello che è il viaggio della vita di ognuno di noi sempre con un fedelissimo incontrollabile amore per il: span> Lavoro = Forza x Spostamento. Ora, sfinito e distrutto dalla tastiera vado al mare ! Un sorriso ;-)