PCL Sezione di TO

Post N° 44


Marco Ferrando su Congresso PdCI (20 luglio 2008) ANSA) - ROMA - «L'unità dei comunisti per contrattare col Pd, come ha dichiarato testualmente Oliviero Diliberto nella sua replica congressuale, non interessa il Partito Comunista dei Lavoratori». Lo afferma il leader del PCL, Marco Ferrando, secondo cui tale invito «sarebbe infatti la continuità, in altre forme, della politica della disfatta: quella ha subordinato 'unitariamente' le sinistre, per due anni, al governo Prodi, alle sue missioni militari, ai sacrifici sociali, e che spianato la strada al peggiore ritorno di Berlusconi. È la linea che tutt'ora le subordina alle giunte di centrosinistra in tutta Italia, incluse quelle del malaffare e coinvolte negli scandali, come in Abruzzo o in Calabria». «Il Pcl vuole invece - prosegue Ferrando - unificare i Comunisti su principi chiari, nella più totale autonomia e alternatività al Pd e al centrosinistra. Siamo naturalmente disponibili alla più larga unità d'azione tra le sinistre sul terreno della lotta contro Berlusconi e il padronato: e in questo senso sosteniamo la proposta di una manifestazione unitaria e autonoma della sinistra in autunno. Ma continueremo a contrastare l'uso delle lotte e dei movimenti come pedina negoziale per un accordo coi loro avversari 'democratici'».