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Un blog creato da Sabri1973 il 18/02/2012

Pensieri cangianti

Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne. (G .Carcasi)

 
 

 

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Post n°132 pubblicato il 07 Maggio 2013 da Sabri1973

Ho speso un'ora pensando un verso

che la penna non vuole scrivere.

Tuttavia esso è qui dentro

inquieto,vivo.

Esso è qui dentro

e non vuole uscire.

Ma la poesia di questo momento

inonda tutta la mia vita. 

 

(Carlos Drummond De Andrade)

 

 


 
 
 

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Post n°131 pubblicato il 04 Aprile 2013 da Sabri1973

Ciò che mi fa amare di meno,l'essere me

sono i vincoli di sangue che mi tengono in ostaggio

costringendomi a sentire in un modo che non mi somiglia

e a fare tutto quello che non sceglierei mai....

con le emozioni bloccate in una trappola

che stringe ancora più forte,

ogni volta che tento di trovare la chiave giusta per liberarmene,

già sapendo che non esiste.

 

 
 
 

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Post n°130 pubblicato il 28 Marzo 2013 da Sabri1973

Ciò che mi fa amare di più,l'essere me

è sapere che lui mi guarda

dove nessun'altro ha mai saputo,

voluto

o soltanto immaginato di poter vedere.

E che mi spoglia...

di tutto ciò che mi serve con gli altri

e che al contrario è inutile per noi...

finchè non resto con addosso soltanto le mie nude emozioni

e sono libera.

 

 

 

 

"Vivere con qualcuno

o vivere in qualcuno

fa gran differenza..."

 

( J.W.Goethe)

 
 
 

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Post n°129 pubblicato il 23 Marzo 2013 da Sabri1973

Stavolta ci ho provato. Ho lottato contro tutto ciò che mi porta generalmente ad allontanarmi da determinate situazioni,ho accantonato i miei ragionevoli timori per far spazio alla speranza che venissero smentiti. Ho cercato di non assecondare la mia tendenza a tenermi fuori da ciò che mi mette potenzialmente a disagio,che non trovo affine al mio modo di essere,che potrebbe bloccare la mia spontaneità rendendomi una comparsa dentro un copione che io non avrei mai scritto. Non so bene cosa mi aspettavo,ma ho voluto dare una chance ad una parte del mio passato,farla rivivere per una sera,vedere come mi ci sarei sentita dentro attraverso la nuova me. Ma tutto ciò che ho scoperto è che in quel contesto,io ero ancora la stessa di allora,la me che non mi piace,che si sforza di adeguarsi agli altri, di inserirsi ,e nulla di veramente mio è riuscito ad emergere. Tutto ciò che aveva un senso in passato,è rimasto sepolto sotto una polvere di ricordi smarriti,e ciò che ha un senso adesso,non poteva venire fuori ,dove non conta ciò chi sei,ma soltanto ciò che fai o che hai. E' rimasta assente ogni tipo di nostalgia,ed evidente,l'appartenenza a mondi lontanissimi . Stavolta volevo riuscire a gestire la mia emotività,la mia diversità,abbandonarmi al gruppo,farmi trascinare da esso. Pensavo di averla superata ormai,ma a quanto pare,c'è ancora qualcosa in me che sente il bisogno di essere accettato dalla massa,e se è così,vuol dire che sono io a non averlo ancora accettato del tutto. E mi sono resa conto che non sono gli altri a mettermi a disagio,sono io che mi ci metto da sola,perchè la mia diversità,sono io per prima a giudicarla. Ho riso ,ho scherzato,ho parlato,ho baciato e abbracciato tutti, mi hanno fatto anche i complimenti perchè tutti mi trovavano cambiata in meglio,ma io continuavo a sentirmi quella ragazzina insicura che non avevo nessuna voglia di ricordare,e ogni tanto,in quella confusione di risate e battute volgari,mi smarrivo. Una persona,forse la più sensibile fra tutte,se ne è accorto...e quello forse è stato l'unico sguardo autentico che ho scambiato ieri sera. Troppo poco per farmi sentire davvero dentro la serata,abbastanza per ricordarmi cosa cerco veramente nelle persone,e che non avrei mai potuto trovarlo li.

 

 

 
 
 

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Post n°128 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da Sabri1973

Succhio finchè posso la dolcezza di questo frutto.

Quando questa stagione sarà passata

mi rimarrà sulle labbra il suo antico sapore ,

e forse il godimento di adesso

diverrà una tortura per l' anima.

Ma averlo saputo cogliere

mi ricorderà in tutte le altre stagioni che,

 scenda la pioggia

o splenda il sole,

io so guardare il cielo

finchè di cielo non diviene il mio sguardo...

e non può esserci fine 

nell'unione di due infiniti...

 

 

 
 
 
 
 
 
 

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