osservatorio politic

ENNESIMO ATTENTATO ALLA SEDE DELLO SLAI COBAS DI ARESE


Prima di pubblicare il comunicato dello Slai Cobas vorrei ricordare che l'attentato contro la sede dello Slai è l'ultimo di una lunga serie, vorrei sottolineare che sopra l'area in questione (ex alfa romeo) si sono da tempo posati gli appetiti speculativi di aziende e personaggi potentissimi, infine bisogna sottolineare come i lavoratori dello Slai Cobas pur avendo vinto tutte le sentenze non sono stati reintegrati e lo Stato non fa niente per ripristinare la legalità. QUESTA MATTINA, NONOSTANTE GLI ILLEGALI ULTIMATUM DELLA PROPRIETA' PER SGOMBRARE IL CDF, I DELEGATI DELLO SLAI COBAS E I LICENZIATI ALFA DI INNOVA SERVICE sono entrati in fabbrica. ARRIVATI AL Consiglio di Fabbrica, hanno aperto la porta di ingresso della SEDE DELLO SLAI COBAS e la pesantissima porta in ferro è precipitata addosso a due licenziati che solo per un pelo sono riusciti a scansarsi!! LA PORTA ERA STATA SABOTATA ED ERANO STATI TAGLIATI GLI ATTACCHI AI CARDINI. LO SLAI COBAS HA CHIAMATO I CARABINIERI ED HA CHIESTO DI INTERVENIRE CON GLI OBBLIGHI DI LEGGE SUI RESPONSABILI, ED HA CHIESTO DI FAR RIMETTERE A POSTO LA PORTA DELLO SLAI COBAS DALL'IMPRESA CHE STA DISTRUGGENDO TUTTA L'ALFA E CHE HA RECINTATO ANCHE IL CDF. DOPO UNA GIORNATA DI PRESIDIO E DI VANA ATTESA (i carabinieri ci hanno detto che non si sa chi è stato...?!) ABBIAMO MESSO IN SICUREZZA LA PORTA E ORA NE USIAMO PROVVISORIAMENTE UN'ALTRA. OGGI ERANO PRESENTI ANCHE MASSIMO GATTI, CONSIGLIERE PROVINCIALE PDCI-PRC, e GIOVANNI RUBINO, che nel 1978 ha dipinto con gli studenti dell'artistico i murales del CdF, i quali ora stanno per essere abbattuti in modo delinquenziale.