osservatorio politic

Post N° 877


E’ vero, lo ammetto, non pubblico abbastanza post contro il governo Renzi e le giustificazioni personali valgono solo in parte, in realtà la ragione è un’altra, sono sbigottito, Renzi è riuscito a “stregare” anche me, non perché approvi quello che sta facendo, tutt’altro, ma per come lo sta facendo, sono sbigottito per tutto quello che sta accadendo con l’appoggio degli italioti, è bastato mettere un berlusconi più giovane, PERALTRO NEMMENO ELETTO DEMOCRATICAMENTE, per ottenere che gli italiani si prostassero ai suoi piedi, l’esperienza berlusconiana non ha insegnato niente agli italiani, Renzi ha regalato 80 € così come berlusconi ha tolto l’IMU, entrambi hanno aumentato le tasse, Renzi è impegnatissimo fare delle pessime riforme senza ascoltare gli italiani più illuminati e tutti lo osannano come il leader che cambierà (si ma in peggio) l’Italia, come i suoi predecessori si scaglia sugli ultimi diritti dei lavoratori promettendo (sapendo di mentire) più posti di lavoro, ma non sono questo tipo di riforme che creano posti di lavoro, semmai lo precarizzano e quindi alla lunga i posti di lavoro diminuiscono, è circondato di un nugolo di ragazze di bella presenza ma di dubbia competenza, ha l’appoggio del 99% della stampa, è sfacciatamente filoamericano e piegato ai poteri forti stranieri e italiani, non fa nulla per l’ambiente (ad esempio ha permesso alle imprese di scaricare a mare i liquami inquinanti) e per lo sviluppo dell’economia reale e delle imprese sane. Riesce a disfare l’Italia grazie alla sua fama di rottamatore, ma chi ha fatto politica sa bene che si vuol far passare qualsiasi schifezza il modo migliore è quello di giustificarsi con la necessità e l’urgenza, chi si oppone è facilmente bollabile come colui che vuole mettere il bastone tra le ruote (è successo anche a me quando ero assessore), che non bada all’efficienza e non è interessato all’interesse pubblico che va perseguito in fretta senza tentennamenti…. E il cittadino ci casca SEMPRE!!! Ma la cosa che mi lascia veramente perplesso è che in continuità con il precedessore, Renzi non ha il minimo rispetto delle regole giudiriche, democratiche e di correttezza politica (basta vedere come ha fatto fuori i suoi avversari politici), eppure gli italioti lo acclamano come l’ennesimo salvatore della patria, salvo poi svegliarsi PER L’ENNESIMA VOLTA,  con il classico bastone nel di dietro. La Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Toscana, con ordinanza n. 26/2014, ha ravvisato necessaria la sua chiamata in giudizio, per l’udienza del 24 settembre 2014. In quel giorno il premier dovrà difendersi per l’operato svolto nel 2006 in qualità di presidente della Provincia di Firenze. Tutto era nato da un esposto alla Guardia di Finanza presentato dal dipendente del Comune di Firenze Alessandro Maiorano nell’ottobre 2012. A giudizio della Procura fiorentina, è stato prodotto un danno erariale non da poco, derivante dal fatto che la Provincia avrebbe potuto (e dovuto) nominare un solo Direttore Generale, ai sensi dell’art. 108 T.U.E.L., mentre il Presidente Renzi aveva provveduto – con una sua decisione poi ratificata dalla Giunta – alla nomina e alla remunerazione di ben 4 Direttori Generali (se pure qualificati “con funzioni di coordinamento”) con retribuzioni superiori a quelle massime previste dal C.C.N.L. della Dirigenza del 23 dicembre 1999 (e successive modifiche), tanto più che i soggetti nominati Direttori Generali non provenivano dall’esterno, ma erano dirigenti di ruolo con contratto a tempo indeterminato, in seguito collocati in aspettativa, per essere riassunti dallo stesso Ente con un contratto di diritto privato, gravante maggiormente sulle casse dell’Ente, rispetto ad un contratto di lavoro di diritto pubblico, conforme ai contratti collettivi nazionali Nello specifico, l’indagine del giudice contabile si è appuntata sul decreto del Presidente della Provincia n. 32 dell’11 settembre 2006, con cui Renzi provvedeva (a seguito delle dimissioni del Direttore e Segretario Generale della Provincia) all’attribuzione delle competenze di Direttore Generale ai quattro Direttori Centrali dell’Ente, disponendo l’esercizio collegiale delle funzioni di Direttore Generale. L’incauta scelta di nominare 4 Direttori Generali in luogo di un solo DG costituirebbe, secondo la Procura, un danno cagionato alle casse dell’Ente locale pari a € 1.175.351,15.