osservatorio politic

PERICOLO TONER


Pericolo toner Questo blog propone regolarmente argomenti “fuori moda” ma persisto nel peccare, anche perché ritengo che magari queste notizie possano essere utili a qualcuno, certamente non agli imprenditori senza scrupoli o ai lavoratori senza coscienza sociale. In particolare questo argomento mi ha riguardato personalmente, infatti avevo una macchina fotocopiatrice nel mio ufficio, per fortuna ero a conoscenza dei pericoli che correvo e anche d’inverno tenevo le finestre aperte (ciò nonostante dopo qualche ora mi bruciavano gli occhi), poi per fortuna ho chiesto ufficialmente ad una bravissima RLS (eletta dal mio sindacato) di provvedere e nel giro di pochi giorni hanno spostato la macchina. Meno fortunato è stato un mio collega che è stato costretto a convivere per anni con la macchina fotocopiatrice posizionata nel suo ufficio e alla fine si è ammalato di tumore.Già un mio amico, in qualità di tecnico, mi disse circa 25 anni fa che le macchine fotocopiatrici emettevano una gran quantità di ozono, in realtà sembra che questo non sia l'unico elemento inquinante emesso da queste macchine.   In un intervista RAI Tg1 del 22-03-2012 il prof. Pier Mario Biava in merito all’inquinamento indoor degli uffici affermava: ”le fonti principali di rischio però sono dovute alle polveri sottili, prodotte dalle stampanti, costituite innanzitutto dal nero fumocarbon-black contenuto nel toner..." Negli studi prodotti sul tema delle emissioni delle stampanti laser, emergono “rilevanti” rischi per la salute, si profila invero un’emergenza occupazionale che ricorda, la terribile esperienza dell'amianto. Le due vicende hanno in comune molteplici aspetti e il fatto di essere state storicamente sottovalutate dai preposti alla tutela della salute pubblica. L'accostamento tra le due sostanze non è comunque abusato dallo scrivente ma proviene da studi che hanno comparato il potenziale patogeno e la struttura fisica delle due sostanze. "I risultati sono chiari," ha detto il prof. Kenneth Donaldson, coautore dello studio e direttore della ricerca all'università di Edimburgo (Regno Unito). "I nanotubi di carbonio lunghi e sottili hanno mostrato gli stessi effetti delle fibre lunghe e sottili di amianto," hanno cioè il potenziale di causare il mesotelioma.'' Le "fibre di amianto" come i "nanotubi carbonio" contenuti nelle emissioni delle stampanti, una volta inalati, tramite il sistema sanguigno, compenetrano le cellule dell'organismo umano, dove permangono indepurabili. Infine dai fotocopiatori viene emesso un particolato di carbonio, benzene e forlmaldeide, un aerosol con almeno tre cancerogeni di prima classe, tra le emissioni vi sono quindi, tre cancerogeni in prima categoria nella classificazione europea (E.S.I.S.) che è quella che ha validità legale nel territorio Italiano, che per definizione sono: "Sicuramente cancerogeni per l’uomo, sufficienti elementi hanno permesso di stabilire una relazione causa effetto tra l’esposizione dell’uomo e l’insorgenza di un tumore." Forse è bene cominciare a guardare con occhi diversi questi strumenti di lavoro.