osservatorio politic

LIBRO SU COME VIVERE FELICI E FARE SUCCESSO


Come ogni anno il mare rappresenta per me anche un’occasione per immergermi in buone letture, infatti ogni anno Vi tedio con un post dedicato ad un libro letto. Il primo giorno di spiaggia è consuetudine recarsi al lido per confermare la prenotazione dell’ombrellone, pago l’anticipo e novità delle novità mi regalano un libro, almeno così pare, nel senso che mi consegnano un oggetto rettangolare con dentro dei fogli stampati, leggo il titolo e penso: “sono proprio diventato il classico italiano deficiente, se leggo questo libro”, titolo del libro: “come truffare il prossimo e vivere felici” di Carcarlo Pravettoni. Va be tanto sospettavo già di stare scivolando verso la massa italica, con riluttanza apro il libro e comincio ea leggere le prime righe e penso “va be poteva andarmi peggio”, continuo nella lettura e constato che è comunque divertente, leggo sempre più interessato e scopro che questo libro contiene un’efficace critica al capitalismo, anche quest’anno mi è andata bene, condivido con Voi alcuni stralci del libro composto da 133 pagine, edito da Mondadori.  “E’ evidente che anche qui, nella sua Azienda, nessuno sa cosa diavolo faccia (si riferisce all’imprenditore C. pravettoni) esattamente quest’uomo. Noi invece , a forza di frequentarlo (sono incaricati di scrivere la sua autobiografia) l’abbiamo capito benissimo: Cancarlo Pravettoni non fa un accidente dalla mattina alla sera. E cosa anche peggiore, se ne vanta in ogni occasione”. “Vedete, dopo tutti questi anni mi sembra giusto condividere la mia esperienza di grande manager e imprenditore con altri che già fanno o ambiscono a fare il mio mestiere. Al momento pochissimi possono vantare un curriculum come il mio. Pur venendo da una famiglia blasonata, anche io ho fatto la gavetta come ogni manigoldo che si rispetti. Già all’asilo truffavo i miei coetanei vendendo caramelle scadute”. “I miei compagni quasi tutti hanno fatto carriera chi nella mafia, chi nella camorra, chi nella ‘nrangheta, qualcuno dei più spietati ha persino ottenuto un posto come maxidirigente di una banca”. “Questo libro nasce da una storia d’amore. La mia storia d’amore con il capitalismo. In tanti lo criticano, ma io sono certo che sia il miglior sistema economico del mondo. Come potrebbe altrimenti un farabutto come me diventare ricco da far schifo, senza meritarselo per niente?. “Grazie al capitalismo, invece, non ho bisogno di guidare la macchina, visto che i miei autisti cingalesi, emigrati anni fa dal loro lontano paese, la Cingalia, lo fanno per me. E gratis, per giunta, dato che ho ritirato i passaporti a loro e alle loro famiglie”. “l’Homo sapiens, dacchè esiste, è capitalista. Mi dispiace per quell’invidioso di Marx ma al capitalismo si devono le più grandi invenzioni dell’umanità. Per esempio, il buco nell’ozono”. “Il capitalismo di allora ssi basava sugli schiavi, una pratica che oggi purtroppo è passata di moda. Ora, al posto degli schiavi, abbiamo strane figure chiamate “stagisti”. Lavorano con turni disumani e non vengono pagati, però, chissà perché, per legge è proibito frustarli e/o incatenarli. Comunque io me ne infischio”. Pravettoni nel suo libro da preziose informazioni per scalare il successo e per mantenere florida la propria azienda, così per scalare un’azienda propone vari metodi, tra cui quello maggiormente consigliato è quello di sedurre la figlia di un ricco imprenditore. “Ho incontrato quella che poi sarebbe diventata mia moglie sulla spiaggia di Porto Cervo, dove lei faceva la cura del sole e io, come secondo lavoro, stavo sversando in mare rifiuti tossici di varia provenienza. D’altronde si sa, quel che non ammazza ingrassa. Ne vengono fuori certi pescioni fosforescenti a due teste che è una meraviglia! L’ho vista sraiata al sole e sono rimasto a bocca aperta. Non pensavo che i rifiuti tossici causassero mutazioni genetiche così terrificanti! Dopodichè mi sono avvicinato per buttare in acqua pure lei, perché buona educazione vuole che i rifiuti non si lascino in bella vista sul bagnasciuga ma si gettino in mare”. Il libro prosegue con illuminanti consigli per Voi futuri imprenditori, con i capitoli: nella moda come negli affari scegliete sempre il nero; ciascuno a casa propri: qualche nota sull’immigrazione; l’importanza dell’arredamento: l’ufficio e la segretaria; meglio le figure: come fare a meno dei libri; le tangenti: un pilastro della nostra economia; Operai: pagarli meno e sfruttarli di più; gratuito è bello: come vessare gli stagisti e i precari; una stravagante associazione folcloristica: il sindacato. Il libro prosegue affrontando quasi tutti i temi che attanagliano noi lavoratori, le ferie, la pensione, la disoccupazione giovanile, la politica l’euro, l’ambiente, la scuola ecc…