osservatorio politic

Falsità storiche e subalternità culturale


Ho sempre odiato la subalternità culturale, politica ed economica dell'Italia. Spesso tale sudditanza è stata giustificata con il presunto debito da pagare, in particolare agli americani dopo la seconda guerra mondiale, ma la storia non è andata proprio come ce l'hanno descritta e nel dopoguerra centinaia di italiani (spesso gli elementi migliori) hanno pagato con la loro vita questa sovranità limitata e la nostra democrazia ne risente ancora oggi. È per questo che riporto il seguente stralcio del libro Stalin e il comunismo"Lo Stalin di Stalingrado non era insomma più solo quello della carestia, del terrore, del Gulag. Egli era anche, inevitabilmente, e per sempre, lo Stalin della vittoria su un nemico crudele e detestato dall'opinione pubblica mondiale. Nel secondo conflitto mondiale gli americani persero circa 415.000 soldati, gli inglesi 380.000, i francesi 217.000, gli italiani 300.000, i giapponesi 2,1 milioni, i cinesi 3,8 (e più di 16 milioni di civili), i tedeschi 5,5 milioni, AL 90% E PIÙ SUL FRONTE ORIENTALE (e 1,5 milioni di civili), e i sovietici quasi 11 milioni di militari e più di altrettanti civili.La guerra si combatté insomma in Asia, e soprattutto sul fronte orientale europeo. È tenendo presenti questi dati che vanno giudicati gli incontri dei tre grandi a Teheran e Jalta.Anche se sono di sinistra ho sempre pensato che dovremmo riappropiarci della nostra sovranità