osservatorio politic

TFR E CGIL


In prossimità della famosa scadenza del 30 giugno, vi ripropongo il tormentone dello scippo del TFR, a questo proposito pubblico la nota alla CGIL inviata da un compagno della CGIL. Cara Cgil, non mi aspettavo che la stampa sindacale facesse propaganda ai fondi pensioni delle finanziarie e delle assicurazioni italiane. Sapete benissimo che con il nostro livello di retribuzioni il massimo che i lavoratori potranno avere, saranno ratei di novanta cento euro al mese, una somma miserabile al confronto della liquidazione della TFR che nelle famiglie italiane serve a mettere da parte le spese per il funerale, aiutare un figlio a sposarsi, avere un sostegno in caso di malattia in un Paese in cui la sanità pubblica tende a non dare più niente (come ognuno di noi può constatare quando si affrontano le conseguenze di importanti operazioni chirurgiche). avete danneggiato anche le aziende per favorire la speculazione finanziaria che non produce beni ma solo profitti monetari. Ravvedetevi, ammettete l'errore ed invitate i lavoratori a lasciare i soldi dove stanno senza cederli a quanti stanno spendendo milioni di euro in pubblicità per accalappiarli. Pietro Ancona già segretario generale cgil sicilia