osservatorio politic

Governo Prodi, Governo Berlusconi e sinistra radicale


In queste ore di “convulsioni” politiche, mi sento in dovere di scrivere qualcosa ma, nello stesso tempo, temo che qualsiasi cosa scriva sia riduttivo di quanto argomentato in questi mesi attraverso decine di messaggi e centinaia di commenti sul mio e su altri blog.L’incoerenza politica che abbiamo dovuto subire in questi mesi è da manuale, il mediocre Prodi poteva stare tranquillamente a galla grazie all’impotenza della “sinistra radicale”, paralizzata nelle sue rivendicazioni dalla paura di figurare come “quella che fa nuovamente cadere il governo” e dall’arrivismo di molti suoi componenti, appagati della poltrona conquistata grazie a mille compromessi, invece Prodi non è riuscito nemmeno a approfittare di tale congiuntura favorevole, forse perché il governo oltre a portare avanti solamente politiche liberiste di centro destra, lo ha fatto palesando un’inefficienza tale che la sua impopolarità è a livelli raramente toccati dai governi del passato.Difficile è invece esprimere in poche righe esprimere il mio disprezzo sull’incoerenza politica della sinistra radicale che non ha ottenuto praticamente nulla , se non qualche provvedimento di facciata che è suonato ai più come presa in giro, sono talmente tante le cose non fatte o tragicamente fatte, nel senso che si sono rivelate di destra, che mi sembra impossibile elencarle tutte, infatti ritengo più opportuno rimandare alla lettura dei messaggi che ho scritto in questi mesi.Infine alla domanda tornerà Berlusconi? Rispondo presumibilmente si, ma cosa cambia per l’ambiente, la scuola, la giustizia, la comunicazione, i lavoratori, la sanità, le pensioni, la ricerca, la precarietà, la sicurezza sul lavoro, il TFR ecc…., insomma, per le cose che ci interessano cambierà ben poco, la destra è sempre la destra.E se tra i due blocchi ci inserissimo una leva d’acciaio?