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Il decreto sicurezza non cambia Napolitano forse non lo firmerà


Riunione di maggioranza sul decreto sicurezza nello studio di Luciano Violante, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, alla quale ha partecipato il ministro dell'Interno Giuliano Amato. «Il governo intende approvare il decreto sicurezza senza modifiche», ha detto Amato nel corso dell'incontro con i componenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, compreso la norma anti-omofobia sbagliata: nella norma, infatti, si farebbe riferimento all'articolo sbagliato del Trattato europeo (il 13 anziché l'art. 2 comma 7). Ma secondo quanto si è appreso, il capo dello Stato Giorgio Napolitano non sarebbe intenzionato a firmare il decreto con la norma anti-omofobia sbagliata. In una lettera ai senatori della opposizione, Napolitano ha - tra l'altro - detto che la norma anti-omofobia «votata dal Senato, che contiene riferimenti erronei merita da parte mia un esame attento e rigoroso». Martedì il provvedimento andrà all'esame dell'aula di Montecitorio. A questo punto, sul fronte del dl sicurezza le ipotesi allo studio di maggioranza e governo sono sostanzialmente due: o si lascia decadere il testo con la norma anti-omofobia sbagliata, che comunque piace sempre meno alla sinistra per quanto riguarda le espulsioni; oppure, prima che il decreto venga approvato dall'Aula alla Camera, il governo potrebbe riproporre con un altro provvedimento d'urgenza il testo della legge Mancino su "misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa" per evitare che quando entrerà in vigore il dl sicurezza si crei un vuoto legislativo e decadano tutti i processi in corso.«Norma anti-omofobia determinante», dice il capogruppo dei Verdi-Pdci in Senato, Manuela Palermi. «Per me - dichiara il socialista Franco Grillini - la soluzione migliore sarebbe quella di far decadere questo decreto. Si avrebbero meno problemi e si eviterebbe di fare tutto questo can-can».L'Unità