Un blog demo_cratico

Mossa disperata


di Vittorio FeltriA parte le solite beghe nel centrodestra e nel centrosinistra, nelle quali anche noi abbiamo inzuppato il biscotto amaro, c'è in giro un'aria strana, un cattivo olezzo. Una sorta di dire e non dire, soprattutto non dire. Un desiderio strisciante di nascondere qualcosa, di non svegliare il can che dorme. E in sottofondo un brusio. C'è chi lavora sott'acqua? Eccetto la Stampa, su cui è apparso un articolo di Federico Geremicca allarmato e allusivo, i giornali si sono adeguati parlando troppo di tutto e troppo poco della Cosa Terribile: il referendum. Che non è un vocabolo eccitante per i lettori: i plebisciti sono un genere inflazionato e improduttivo, nel senso che spesso - siano passati oppure no hanno lasciato il tempo trovato, alimentando la sensazione che non servano a un accidenti. Colpa dei radicali i quali, avendone vinti alcuni di storica importanza, si sono convinti che essi siano il loro cavallo di battaglia. Errore. Sta di fatto che fra un mese, il 16 gennaio, la Corte Costituzionale (dopo il sì della Cassazione alle firme raccolte dal comitato Segni) esaminerà e deciderà l'ammissibilità o meno dei quesiti.Libero