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Berlusconi: "Alla Rai chi si prostituisce"


Dopo la pubblicazione online delle intercettazioni, addirittura dell'audio della conversazione telefonica con Saccà, Silvio Berlusconi è su tutte le furie: "Non ho sentito le intercettazioni" pubblicate sui siti del gruppo Espresso "ma non c’e nulla di preoccupante salvo che siamo in un paese dove non c’è più la libertà". Così il Cavaliere poco prima di pranzare con gli eurodeputati di Forza Italia ha commentato la pubblicazione delle sue conversazioni con il responsabile di Rai Fiction. Si tratta, ha aggiunto, "di una entrata violenta, di un attacco violento" e di "una cosa veramente criminale". "Alla Rai o ti prostituisci o sei di sinistra" "Voglio essere chiaro - ha tenuto a precisare il leader di Forza Italia -. Lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certi situazioni, in Rai, si lavora soltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra. In Rai non c’è nessuno che non sia stato raccomandato, a partire dal direttore generale che non è certo stato scelto attraverso una ricerca di mercato o mediante un concorso pubblico. Io - ha aggiunto - ho fatto diversi interventi solo per segnalare personaggi che non sono di sinistra e che sono stati messi completamente da parte in Rai". "Italiani spiati, votate Pdl" Berlusconi approfitta dell'attenzione dei media per invitare gli italiani a dare forza al nuovo soggetto politico. "Lancio un appello a tutti gli italiani che non si sentono più né liberi né sicuri quando parlano al telefono: li invito a unirsi insieme per portare al governo del Paese con il Popolo della Liberta, che come prima legge porterà la possibilità, per questi signori della pubblica accusa, di disporre intercettazioni solo per i reati veramente gravi, quelli con pene dai 15 anni in su". "Bisogna andare a votare - prosegue il Cavaliere - e votare tutti per chi difende la libertà da sempre dei liberali, crede nella privacy da sempre e lo dimostra con tutta la sua vita. Chi non è mestierande della politica, uno che potrebbe fare cento e mille cose migliori ma che si impegna solo perchè ama la libertà e il suo Paese". Il Giornale