Demoni e Muse...

Post N° 503


La scorsa settimana io e Giuls siamo andate a fare shopping.Tendenzialmente, lei è l’unica che riesce a mantenere i miei ritmi, che ha la mia stessa velocità nel passare in rassegna un negozio super affollato e che detiene record di acquisti simili ai miei.Tendenzialmente.A sto giro, invece, sembrava proprio che non fosse giornata. Dopo 2 ore, io avevo già tipo 15 borse, e lei aveva finito quasi un pacchetto di sigarette.Ma capita anche alle migliori.-Sei fuori allenamento.-Mi sto per incazzare. Adesso andiamo lì, e se non trovo niente, via!, a casa.Entriamo nell’ennesimo negozio, e Giuls si illumina.-Quello...Rantola, indicando un cappotto.-Bello.Ma bello davvero. E tra l’altro Giuls è riuscita a distruggere due cappotti in due settimane di freddo, perciò le serve. Una specie di segno del destino.Si avventa sull’espositore e prende la 44.Guardo il cappotto. Guardo Giuls.No.-Tesoro... Cerca la 46...-Ma non dire stronzate!Mi urla lei, scaraventando in camerino borsetta e giacca.-Io ho la 44 da quando ho 13 anni!La osservo cercare di infilare le braccia nelle maniche.-Giuls, è troppo piccolo.-Non è troppo piccolo!!! Io ho la 44!!!!-Sì, lo so...E lo sanno anche ad Abbiate Grasso tanto forte hai urlato.-...ma...-Niente ma!!!!!Dopo un po’, però, desiste anche lei. Le braccia sono entrate, ma per chiuderlo dovrebbe farsi amputare almeno una spalla e tutte e due le tette.-Ti cerco una 46?Chiedo, timidamente.-Sì.Poverina. Guarda com’è abbattuta.Per fortuna la 46 c’è, e allora tutto bene.Le passo il cappotto.-Senti, poi al massimo tagli l’etichetta. E se mi paghi da bere giuro che non dirò a nessuno che è una 46. Potrei perfino dire che è una 42. Se mi offri la cena, una 40. Lo giurerei sul mio onore. Beh, meglio sull’onore di qualcun altro...Lei mi mostra la lingua, ma lo vedo che è contenta.Una manica. L’altra manica. Sistema il collo. Chiude un bottone. Il secondo. Il terzo. Si volta verso di me.-Allora?!??Allora merda.Allora merda, super merda, mega merda.Sembra un insaccato.Un gigantesco salame biondo.Merda.-Allora... Non mi piace.Giuls mi fulmina.-Non me ne frega un cazzo se non ti piace! Tu hai dei gusti di merda! Sei sciatta! Voglio sapere come mi sta, non se tu lo metteresti per un tossic tour!Mega merda l’ho già detto?-Giuls... Ecco...Irritata si volta verso lo specchio. E sbianca.-Che schifo. Sembro...-Un insaccato?Occhei. Forse non dovevo dirlo.Si strappa il cappotto bestemmiando contro le taglie troppo piccole, e la società dell’immagine, e le ragazze anoressiche, e poi ci lamentiamo, e le veline, e aggredisce la commessa brandendo il cappotto come se fosse una spada laser di Star Trek.-Ce l’ha più grande???E poi, la tragedia.Succede tutto così in fretta che non riesco nemmeno a rendermene conto.La commessa prende il cappotto, guarda la taglia, fa una smorfia disgustata, poi guarda Giuls, fa un sorrisetto di commiserazione, e con tono acido le dice:-Mi dispiace, ma della sua taglia non abbiamo niente.Praticamente se l’avesse stesa con un calcio rotante alla Chuck Norris, le avesse fatto lo scalpo e poi le avesse rubato l’anima, sarebbe stato meglio.Più tardi, sedute al tavolino di un bar, mentre io mi bevo un caffè e Giuls si mangia una briosches alla nutella, scopro di essere un’amica migliore di quanto io abbia mai immaginato.-Au... Devo dimagrire. Devo. Verrai a correre con me?NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!No! No!!!! Dì di no!!!! No!!! Enne O!!!!!Correre??? Noi... Correre???? Ma... Non è punk!-Ma certo che verrò a correre con te. Tutto questo solo per dirvi che cammino come se mi avesse inculato l’intera nazionale africana di rugby, ma purtroppo non è così. No.E’ che siamo andate a correre.Io vestita come un profugo albanese molto ma molto indigente, e Giuls come Barbie Atletica.Beh, una Barbie Atletica in carne.Ma sempre vestita di rosa.Che amica meravigliosa che sono...