il vecchio prof

DELLA TENEREZZA E DELLA DELICATEZZA


Mentre camminiamo, parliamo di delicatezza, di tenerezza e chiedo di cosa siano frutti queste cose belle.Silenzio.
«Dell'amore», dico io.Poi mentre il gruppetto si sgrana, mi raggiunge un ragazzo e dice:«A me piacerebbe avere quelle cose nella mia vita».Che commozione avvertire in un ragazzo di 17 anni la nostalgia di quelle cose belle.Erano parole che nascevano in un cuore uguale a quello che Dio aveva fatto:un cuore per Sé, per le cose belle ch'Egli aveva fatte.Nascevano quelle parole da un breve, frammentato dialogo sui "non ti scordar di me".E poi quel ragazzo chiedeva: «Come si fa ad avere quelle cose belle?». Ecco, io non ho mai dimenticato le parole di quel grande amico, cui devo tutto: «Bisogna sgranare gli occhi, bisogna avere gli occhi sgranati dei bambini».