il vecchio prof

UN GIORNO DEDICATO AL NOSTRO POPOLO


Ieri ho partecipato alla colletta alimentare proposta dal Banco Alimentare che aiuta quasi 2 milioni di famiglie ad arrivare a fine mese.
E' stata un'esperienza di solidarietà che mi ha molto colpito per l'entusiasmo di tantissimi che ci ringraziavano nel dare a noi la spesa per i più poveri! E' stata un'esperienza di appartenenza che mi ha fatto sentire più vicino il mio popolo, la gente che normalmente è estranea l'una all'altro, che era contenta di aiutare!Che in momenti in cui la vita è difficile e incerta rimanga un impeto altruistico non solo individuale ma anche collettivo è fatto grandemente positivo che testimonia dell'umanità e della vitalità della società italiana.In piccolo (molto in piccolo) mi son sentito di appartenere alla stessa storia e tradizione dei nostri santi: San Martino che dona il suo mantello, San Francesco che bacia il lebbroso, don Bosco tra i piccoli emarginati della periferia di Torino, don Orione tra i terremotati di Messina, don Gnocchi che abbraccia i mutilatini, Madre Teresa di Calcutta con i moribondi; in fondo abbiamo cercato di esprimere una carità che è frutto di un legame profondo con l'amore.
Ci si muove più sinceramente verso gli altri se si è amati e se si è imparato ad aver cara la propria natura come esigenza insaziabile di bello, di giusto e di vero.