il vecchio prof

La felicità è una parola astratta,a mio giudizio si può essere felici e, anche su tale parola bisogna sapere il suo significato intrinseco,cosa intendiamo per felicità.La felicità è fugace come tutti i sentimenti,ci sfiora ma non penetra in noi come idea innata.Cassandra.

come hai ragione... la parola felicità è stata resa astratta, o un semplice sentimento, ed infine impossibile. la felicità, invece, non è un sentimento, come la gioia o l'allegria. è la natura stessa del nostro io. noi nasciamo con questa tensione alla felicità, che diventa cosciente nell'adolescenza, come esigenza di soddisfazione dei desideri. non è fugace, è la nota (la goccia di Chopin) che permane in tutte le esperienze che facciamo, mai compiuta ma sempre lì a spingerci a desiderare, a riprendere la ricerca del compimento. Essere felice è la condizione esistenziale di chi comincia a comprendere la connessione della realtà con sé. il significato continuamente in divenire di questo rapporto tra la propria vita (come esperienza) e la realtà tutta (da quella vicina a quella di chi muore in Africa..). Non è assenza di dolore, non assenza di problemi, non è una fuga... è più un abbraccio .. forte, drammatico. inspiegabile a parole.. ma possibile. ciao

voglio essere felice ora,per il domani si vedrà.ciao,buona giornata.Dolce

non perdere questa tensione.. è quella che ti fa umana. ciao

Molto carina la vignetta: "e che fosse ancora sano di mente, intendo...". Giusto perché un sano di mente vive solo attimi infinitesimali di "felicità".. Buon caldo per tutti.

eh se si potesse fare un ricetta della felicità.. sai quanti la chiederebbero? ma bisogna volerla e non smettere di cercare, o attendere, .. in fondo è proprio questo che ci rende umani, è la nostra natura che sfida ogni giorno l'infinito. ciao

..senti come la descrive bene, lui:

http://youtu.be/V8U3zIpyLQQ

grazie, l'ho ascoltata... ma la descrive meglio Mozart nella sinfonia 40 in g minor..

Non credo di non essere umana ,lo sono e fortemente con tutte le mie emozioni e sentimenti.La felicità se è questo il suo significato la provo guardando i miei alunni crescere,i fiori selvatici che mi circondano,i miei animali,le persone.

Sei umanissima... mai pensato un'altra cosa (che poi non ho comunque nessuna pretesa di giudicare ... ), la felicità è proprio dentro le esperienze che facciamo ogni giorno, nell'amore che ci mettiamo nel rapporto con i nostri alunni, la natura e le persone. basta guardare quello che c'è. un caro saluto

Figurati se non sono d'accordo: è il mio motto! E poi, chissà, forse è come dice la vignetta. Nel senso che, troppa razionalità non rende felici. :)))

c'è troppa razionalità quando c'è troppo poco amore... :)

Felicità, parola usata, abusata, invocata, evocata, ancora da scoprire in tutto il suo intrinseco significato. Ti rispondo con lo stralcio di un mio post di qualche tempo fa. Di felicità ne hanno parlato da sempre filosofi, poeti, scrittori. Ci sono trattati interi che parlano di felicità, strategie per ottenerla,consigli per raggiungerla ma ciò che è vero è che se non hai l'animo predisposto ad accoglierla, riconoscerla, non ci sono definizioni che tengano. Per capire come il significato di felicità cambi a seconda sì del'ambiente e contesto culturale ma e soprattutto della nostra capacità individuale a saperla cogliere potremmo dire che la felicità puoi trovarla nelle cose materiali, l'auto di lusso, la villa ai monti o al mare, il gioiello costoso ma allo stesso modo puoi coglierla in un fiore, in un tramonto infuocato, nella lettura di un libro o davanti a un focolare, dipende tutto dalla nostra predisposizione a saperla individuare nelle cose in cui crediamo o abbiamo dato più valore. La felicità , quello stato puro, emotivo che accelera i battiti del cuore, che colora il viso, che non ti fa stare nella pelle, che si trasmette agli altri, che ti fa vivere sospeso tra cielo e terra, quando arriva la riconosci eccome! Può durare un attimo, benessere e gioia allo stato puro, lo vorresti trattenere ma così come è arrivato, sparisce. Non sparisce però la positività che porta con sè e che a seconda della personalità di chi lo prova può prolungare i suoi effetti benefici nel tempo. Qualcuno dice che la felicità è quello stato d'animo che si prova laddove prima c'era tristezza e disperazione e viceversa, qualcun altro che la felicità non esiste, c'è chi la attribuisce all’assenza di dolore fisico e/o psichico, chi ancora pensa che non si è mai troppo felici o troppo infelici. Io dico che è una proiezione dei nostri desideri. Tanto più noi crediamo e desideriamo una cosa tanto più il suo realizzarsi procura quegli effetti benefici che ci fanno toccare il cielo con un dito. La felicità può essere anche qualcosa di così intimistico che puoi cogliere solo in piena solitudine, quando il tuo animo è predisposto a sentire le voci del di dentro che ti procurano gioia e senso di appagamento. A volte la felicità non la vedi nelle cose che ti circondano, perchè spesso è legata a quella ricerca dell'impossibile che fa sì che tutto ciò che hai a portata di mano ti pare inutile, scontato, e la vai a cercare altrove, immaginando, sognando, rischiando di perdere magari quelle poche sicurezze che hai, unite a quel senso di te che si è smarrito, perso nella ricerca di ciò che vive solo nella tua immaginazione.

mi hai fatto un trattato sulla felicità! quando parli della ricerca dell'impossibile, parli dell'infinito desiderio che è in ognuno di noi (quello per cui niente veramente ci soddisfa fino in fondo)... è vero se questo infinito non è cercato dentro ciò che c'è nella realtà quotidiana.. si perde il gusto e il senso... la felicità è in ciò che c'è, ma non è ciò che c'è (a meno di non accontentarsi).. comunque non è nella nostra immaginazione, questo è sicuro. ciao

Voglio essere felice ora ,,,,,,,e con un pizzico di buona volontà si possono avere bei momenti di felicità un :-)))

questo è un proposito da tenere sempre vivo e in primo piano nelle nostre giornate... ciao