Creato da frattale58 il 06/04/2012

il vecchio prof

«Quando miro in cielo arder le stelle; Dico fra me pensando: A che tante facelle? Che fa l’aria infinita, e quel profondo Infinito seren? che vuol dir questa Solitudine immensa? ed io che sono?»

LETTERA A DANTE

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 24
 

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Allora quando il lavoro è finito

(e, magari, sembra averci ammazzati per non lasciar più spazio altro che per il sonno e magari neppure per quello);

quando ci si alza dai tavoli delle cene perché gli amici non bastano più;

quando non basta più nemmeno la figura della madre (con cui, magari s'è ingaggiata, scientemente o incoscientemente, una silenziosa lotta o intrico d'odio e d'amore)

e si resta lì, soli, prigionieri senza scampo, dentro la notte che è negra come il grembo da cui veniamo e come il nulla verso cui andiamo,

comincia a crescere dentro di noi un bisogno infinito e disperante di trovare un appoggio, un riscontro;

di trovare un "qualcuno"; quel "qualcuno" che ci illuda, fosse pure per un solo momento, del poter distruggere e annientare quella solitudine;

di poter ricomporre quell'unità

lacerata e perduta.


G.Testori

su L'Espresso 1975

 

LA GOCCIA

 

 

« UNA VITA MIGLIORE ..Emergenza giovani »

L’alunno è una storia che si compie

Post n°83 pubblicato il 31 Maggio 2013 da frattale58

Mi sembra interessante una parte di intervista fatta ad
Alessandro D’Avenia, professore e scrittore, famoso per il libro
“Bianca come il latte, rossa come il sangue”, che riguarda la scuola
italiana, e che io condivido:

 

D’Avenia, il nostro sistema scolastico italiano, per come è
organizzato, permette agli studenti di sviluppare
il loro potenziale?

Questo è il punto centrale della debolezza della scuola italiana nel
contesto storico attuale. La scuola è sempre stata un po’ fuori tempo
e va bene così, non deve preparare immediatamente ma
mediatamente al mondo del lavoro, perché è vera palestra di
conoscenza di se stessi.

Molti ragazzi però finiscono un percorso durato ben 13 anni e non
sanno che facoltà universitaria scegliere o non sanno se è bene far altro rispetto all’università.

Lo trovo intollerabile dopo 13 anni di studio.
E cosa abbiamo fatto con te per 13 anni?

Ti abbiamo riempito di nozioni, ti abbiamo addestrato a fare dei test
e delle prove e non ti abbiamo aiutato a conoscere i tuoi punti forti
e i tuoi punti deboli? È paradossale.

Non abbiamo niente da invidiare a nessuno al mondo come contenuti e percorsi didattici.

Lo dico per esperienza dopo aver conosciuto sistemi educativi stranieri
e aver fatto un corso di aggiornamento in una delle migliori scuole
americane.

Quello che ci manca invece è proprio

l’approccio vocazionale e opzionale allo studio.

 

Come dovrebbe cambiare allora la scuola italiana?

L’alunno è una storia che si compie. Se siamo capaci di coltivare
un seme, come è possibile non farlo con l’umano?

Come è possibile riuscire persino a rovinare quelle qualità?

Serve un maggiore coinvolgimento dei ragazzi nella scelta dei percorsi,

che devono avere alcuni elementi comuni, forti, non opzionali.

Serve inoltre un lavoro di equipe dei docenti,

che oggi in Italia sono ottimi solisti.

Ognuno va per conto suo (e vorrei vedere con tutto il lavoro che
c’è 
da fare e lo stipendio da miseria…),
ma alla crescita del ragazzo nel suo percorso storico non ci pensa nessuno.

I genitori andrebbero coinvolti molto di più.
Sono loro a conoscere quella storia e a chiedere ai docenti di
incoraggiarla, sostenerla, accompagnarla, sfidarla.

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Commenti al Post:
lucre610
lucre610 il 31/05/13 alle 17:54 via WEB
Gian si i genitori piu' coinvolti nell'ambito scolastico . come funzionaria cerco di far si che le insegnanti .... lo facciano .. ma purtoppo vedo che c'e ben poca voglia da parte loro .... !E pensare che io collaboravo anche con il personale ausiliario ! Comunque ce la metto tutta ! Ho pero' fatto portare i bambini al palazzo ducale e li abbiamo allestito una mostra Miro' con i disegni dei nostri bambini ..e i genitori hanno partecipato Cerchero' altre iniziative che possano coinvolgere !
 
lucre610
lucre610 il 02/06/13 alle 09:04 via WEB
Gian ho inserito un post sulla mia prima esperienza come insegnante ! E stata una delle mie piu' belle esperienze in assoluto ...... mi ha forgiato ! Un sorriso da lucre' ^-^
 
 
frattale58
frattale58 il 02/06/13 alle 10:23 via WEB
Sono andato subito a leggere il tuo post ... ed è veramente consolante. Gli adulti vorrebbero che i ragazzi li ubbidissero a bacchetta.. ma ci vogliono mesi e talvolta anni di convivenza per farli venir fuori... ed allora è proprio un miracolo! :))
 
boscia.mara
boscia.mara il 02/06/13 alle 12:56 via WEB
Che bell'articolo hai scritto, davvero! Anch'io riscontro le stesse difficoltà nei miei alunni e trovo ridicolo che dopo tanti anni non siano ancora orientati. Ma ciò che è davvero intollerabile è che spesso escono danneggiati da un sistema che non li valorizza. Buona domenica, Prof!
 
 
frattale58
frattale58 il 02/06/13 alle 22:21 via WEB
io credo che il punto veramente interessante rispetto all'orientamento, sia l'approccio vocazionale e opzionale allo studio. Immaginare il coinvolgimento nel percorso scolastico dello studente, in modo che possa maturare la sua strada, anche con la scelta di alcune discipline opzionali, mi sembra un buon punto di partenza. ciao :)
 
lucre610
lucre610 il 02/06/13 alle 16:03 via WEB
Gian io ho avuto un padre con un cuore enorme ... mi ha accettata per come sono .... la ribelle della casa .... ma una ribelle che non smette mai di inseguire i propri ideali .... buona domenica gian ^-^
 
 
frattale58
frattale58 il 02/06/13 alle 22:23 via WEB
è veramente un'occasione unica avere nella vita un padre, un maestro, che ti accoglie come sei, e fa venir fuori il meglio di te ... :))
 
lucre610
lucre610 il 02/06/13 alle 16:39 via WEB
Questo Papa mi piace mi piace ! Don Gallo mi aveva scritto di ascoltarlo ... e io l'ho fatto !
 
 
frattale58
frattale58 il 02/06/13 alle 22:25 via WEB
... continua .. e ne vedrai i frutti, in letizia e speranza.. ciao
 
Marion20
Marion20 il 02/06/13 alle 18:13 via WEB
Sono d'accordo con lo scrittore. Ci si sofferma troppo poco sul pensare che un alunno è un cofanetto che racchiude tante soprese, che sono le sue doti e i suoi difetti, e che bisogna valorizzare e comprendere queste sorprese. Spesso non ci si riesce perché c'è fretta, o perché bisogna riuscire ad entrare in quel guscio in cui gli adolescenti si chiudono e non fanno entrare nessuno... più lo chiudono, più hanno bisogno di aiuto! Ciao Marion
 
 
frattale58
frattale58 il 02/06/13 alle 22:30 via WEB
è proprio così.. l'insegnante è diventato un funzionario a cui non è chiesto di coinvolgersi, né di conoscere i desideri e le aspirazioni dello studente. La bellezza e la durezza del nostro lavoro sono sparite in nome di una neutralità che rende anche la conoscenza, una cosa noiosa. un saluto :))
 
lorifu
lorifu il 02/06/13 alle 23:17 via WEB
Non è così facile mettere in pratica quello che sarebbe la scuola ideale in cui coltivare ingegni, potenzialità attitudini. A parte la mancanza endemica di fondi, quello che manca è un progetto comune in cui convogliare energie che andrebbero valorizzate se non fosse che nel cercare di scimmiottare a destra e manca, cercando di scopiazzare sistemi scolastici di altri Paesi abbiamo smarrito la nostra identità e tra carte e moduli da riempire abbiamo anche perso terreno e tempo da dedicare alla formazione e all’attività didattica passata in secondo piano. Per quanto riguarda l’accoglienza e l’individuazione delle potenzialità individuali, sono convinta che molto si potrebbe fare se non ci fosse quella separazione netta tra licei e scuole tecniche e professionali che evidenziano l’incapacità di dialogare impedendo di fatto quel travaso e passaggio da una scuola all’altra valorizzandolo e non mortificandolo stigmatizzando le differenze che esistono ed è vero ma che non sempre vanno a sfavore della formazione professionale.
 
 
frattale58
frattale58 il 07/06/13 alle 20:30 via WEB
Sì manca un progetto comune... ma si potrebbe provare.. se ci si crede. Qualche anno fa c'erano le passerelle.. ma era diventato uno scaricabarili.. Oggi la formazione professionale può essere una grande opportunità, non una seconda scelta. io credo sia sempre questione della persona.. non c'è riforma che non sia aggirabile.. e in questo noi siamo veramente bravi.. :)
 
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...per certa gente

è serio il problema dei soldi,

è serio il problema dei figli,

è serio il problema

dell'uomo e della donna,

è serio il problema della salute,

è serio il problema politico:

tutto è serio

eccetto la vita.

--------------------------------------

 

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Chiedete a un padre

se il miglior momento

non è quando i suoi figli

cominciano ad amarlo

come uomini,

lui stesso, come uomo,

liberamente,

gratuitamente....

quando i suoi figli

cominciano a diventare uomini

.... E lui stesso, lo trattano

come un uomo libero..

Peguy

 

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