dentrounapaginaRacconti: Una stazione con tanta gente in partenza per un viaggio, un avventura o semplicemente per andare incontro al destino.. E' come entrare in una libreria e decidere dove andare, con una valigia in mano, in partenza per dove si vuole. |
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« Verso Roma.... | 2 marzo 1981 » |
Dopo un addio c'è sempre un momento di quiete. Esiste quell'attimo sospeso in cui tutto esiste e tutto è fantasia. Un tempo lungo quanto un battere di ciglia. Dentro è tutto fermo. Tutto è sospeso nella vita di ogni cosa. Quell'attimo non arriva dolore, non arriva il vento, non arriva il vuoto. Il vuoto che un addio riempe la tua vita. A volte, dopo anni, non si riesce ancora a dire addio a qualcosa o a qualcuno. A volte, dopo anni, non si è ancora vissuto il momento di quiete. Ma come sopravvivere a quell'attimo di oblio? Come dare sfogho al nulla? Come sopportare il dolore di un addio? E come si può non essere travolti dal dolore fisico che un addio ti da. A oggi, sto cercando di dire addio. Sto cercando di lasciare libera quella persona che per soli 16 anni mi ha dato vita, amore e capacita di ragionare. Mi ha dato modo di essere la persona che sono. A oggi, vorrei solo riuscire ad attraversare quell'attimo di vuoto e oblio. So che ci riuscirò. So che lo lascirò andare dove è giusto che vada. E da li, sono certa, continuerà ad amarmi e sostenermi. tvb papà |
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