I care

la pseudo crisi al comune di San Severo


Scrive Tonino d'Angelo, segretario regionale per la Puglia di Cittadinanzattiva: "Ma quale crisi? E' il solito balletto degli irresponsabili "politicanti" che vogliono far pagare e pesare i costi della casta sui cittadini. Ancora una volta si vogliono ribaltare sui cittadini i costi della Casta politica. San Severo, come altre città, stanno vivendo una crisi profonda della politica. In gran parte ed è sotto gli occhi di tutti, i responsabili sono quanti, eletti dai cittadini, allegramente passano da un partito ad un altro, da una maggioranza ad una altra,o tessono accordi e “affari” trasversali, tutto ciò invero per interessi di potere, certamente non per servizio alla collettività. Liti per “accapararsi” poltrone sono collegate a lotte interne ai singoli partiti o negli stessi schieramenti. VERGOGNOSO: Ora si ergono a tutori della legalità, a cavalieri della trasparenza, personaggi del centrodestra, già responsabili nel passato governo locale, di misfatti,quali il progetto di centrale termoelettrica, degrado della Sanità, abbandono dell’agricoltura, assenza di politiche  giovanili. Questi signori si alleano con personaggi del centrosinistra, che allegramente passano di sponda in sponda, senza pudore e solo per imporre nuove elezioni, per riproporsi in una altalena in cui il cittadino viene solo usato e sballottato come fosse uno stupido alla loro mercè. Cittadinanzattiva propone e richiede al sindaco Santarelli di mettere a disposizione la sala consiliare comunale per realizzare, affidando il ruolo di coordinare il dibattito a Cittadinanzattiva ed Agenda 21 locale. Un confronto pubblico con tutti questi signori della politica (consiglieri comunali , esponenti di partito e non solo, perché si chiariscano pubblicamente i contenuti di questa miserevole crisi e si eviti ancora che i costi di nuove elezioni e soprattutto che i costi della Casta politica si riversino ancora sulle nostre tasche , dando una rappresentazione tragicomica” delle Istituzioni. Si invitano i cittadini, le associazioni, il Forum di Agenda 21 locale, a aderire a questa richiesta di trasparenza e discussione pubblica, onde impedire a questi signori di fare scempio della democrazia. “Stato,regioni,province,città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati,per lo svolgimento di attività di interesse generale” (Art.118 comma 4 Costituzione Italiana). E’ anche sulla base di questo articolo, voluto (e proposto) fortemente da Cittadinanzattiva, che deve partire l’autonomia del Forum di Agenda 21 locale, che sta vivendo una crisi, con le dimissioni del Presidente P.Attanasio, proprio in relazione alla devastante, pretestuosa litigiosità, di personaggi del centrodestra e del centrosinistra o meglio di “politicanti” che passano da una sponda all’altra o che hanno avuto responsabilità drammatiche per misfatti del passato recente. Operare perchè tutti i cittadini si sentano non ospiti, ma pasroni di casa della Repubblica e reclamino poteri e responsabilità a tutela dei propri diritti: questa è la missione di Cittadinanza Attiva." Scrive Noam Chomsky : "I partiti politici pensano che la popolazione dovrebbe essere spettatrice e non partecipe. Secondo questo punto di vista è sbagliato provare a coinvolgere la gente nella gestione della cosa pubblica. Forse il più grande intellettuale USA del XX secolo, Walter Lippman, pensava che la maggioranza della popolazione fosse ignorante e inaffidabile; le persone responsabili che dovrebbero guidare il Paese devono essere tenute al riparo dalle sue iniziative, dalla sua rabbia. Non è una posizione inusuale; è comune tra i liberal, gli intellettuali democratici e, da loro, si trasferisce alle classi dirigenti. E' chiaro, quindi, perché le persone al potere non agiscono secondo i desideri della popolazione; questo è l'opposto di una democrazia funzionante. Penso che la vera democrazia sarebbe molto più efficace senza quelli che chiamiamo partiti politici, che funzionano solo come macchine per la produzione di candidati. L'unica forma di partecipazione è radunarsi ogni tanto e scegliere tra candidati e programmi che vengono presentati loro. Le persone sono escluse dalla formazione delle posizioni politiche dei candidati. Alcune figure che sono in grado di raccogliere finanziamenti, il che vuol dire che sono "create" dal mondo economico, arrivano nelle città e dicono " Vota per me perché so io cosa fare" e la gente decide se votarli o meno. Una società democratica dovrebbe funzionare un po' diversamente. Cosa dovrebbe accadere in una democrazia vera? La gente si radunerebbe pubblicamente e deciderebbe quale politica preferisce e direbbe ai candidati: "Questa è la politica che desideriamo; se sei in grado di portarla avanti bene, altrimenti vai a casa" Questa sarebbe una democrazia effettiva, il che è molto lontano dalla situazione attuale. L'attività politica dei partiti ora consiste nel produrre candidati attraverso meccanismi che sono controllati da concentrazioni di potere economico che emarginano la popolazione. Un grande commentatore americano del XX secolo, John Dewey, evidenziò correttamente come "la politica è l'ombra che il potere economico ha posto sulla società". Sembra proprio così, e non è democrazia."