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Desio, l'età del fuoco volge al termine


Desio, l'età del fuoco volge al termine Questo potrebbe essere, in sintesi, il senso dell'ordine del giorno approvato giovedì 27 ottobre dal consiglio comunale di Desio, in relazione al piano rifiuti provinciale.Presentato dalla maggioranza, l'odg impegna il sindaco "a mettere in atto tutte le strategie necessarie alla riduzione dei rifiuti prodotti e al loro riutilizzo", "a porsi come obiettivo l'aumento della raccolta differenziata adottando le opportune strategie" e, molto importante, "ad adoperarsi affinché, nell'ambito del Piano provinciale dei rifiuti, non sia previsto il raddoppio/potenziamento del forno inceneritore di Desio."In realtà il tema del Piano Rifiuti non è nuovo in Consiglio: già nella prima seduta dopo le elezioni avevo chiesto al Sindaco di esprimere in provincia la contrarietà della nuova amministrazione al raddoppio del forno, affinché la provincia potesse in qualche modo tenerne conto nella stesura del Piano Rifiuti.Durante la discussione sull'odg, pur condividendone il senso, ho fatto notare uno scarto notevole tra le premesse (nelle quali si esprimeva la necessità di  tecnologie per il recupero piuttosto che per la "distruzione" della materia ) e l'impegno finale (nel quale si chiedeva solo il "non raddoppio" del forno di Desio senza richiedere quelle tecnologie alternative a recupero di materia citate poco prima). Per ovviare a questa mancanza ho proposto un emendamento per invitare la provincia a prevedere la chiusura del forno una volta raggiunti livelli ottimali di raccolta differenziata e introdotti impianti di trattamento volti alla massimizzazione del recupero di materia. La maggioranza ha accolto in parte l'emendamento inserendo una ulteriore modifica. Il testo finale votato e approvato non chiede esplicitamente la chiusura del forno, ma chiede soltanto la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti volti alla massimizzazione del recupero di materia e alla minimizzazione dell'inquinamento ambientale.Avrei apprezzato una maggiore apertura da parte della maggioranza, ma ritengo che il risultato sia comunque positivo. Il messaggio è chiaro, si tratta di cambiare paradigma rispetto a quanto fatto finora: il recupero di materia è quanto di meglio si possa fare oggi in termini economici e ambientali per una corretta gestione dei rifiuti indifferenziati (il "secco"). Oltretutto, in un periodo di crisi economica e aumento della disoccupazione, lo sviluppo della filiera del massimo riciclo permetterebbe di ottenere anche vantaggi occupazionali: le migliori tecnologie e le pratiche più virtuose potrebbero creare molti più posti di lavoro di quelli attualmente legati al funzionamento degli inceneritori.Paolo Di CarloMoVimento 5 Stelle Desio