Sabato prossimo 17 aprile, mentre a Desio si svolgerà il primo consiglio comunale, una rappresentanza del Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio e degli Amici di Beppe Grillo di Desio e di Monza scenderà in piazza a Parma per manifestare insieme ad oltre 200 comitati ed associazioni provenienti da ogni parte d'Italia contro la costruzione dell'ennesimo inutile e devastante inceneritore, per giunta nella provincia di una delle capitali della gastronomia mondiale.La manifestazione nazionale di Parma intende ribadire la totale contrarietà della cittadinanza all'incenerimento, una pratica scellerata ed anacronistica contro la quale hanno preso posizione decine di associazioni mediche e scientifiche. Le alternative esistono, non solo per evitare la costruzione di nuovi inceneritori, a Parma come ovunque, ma anche per chiudere una volta per tutte gli impianti esistenti, come quello di Desio, adottando strategie collaudate, basate sulla riduzione dei rifiuti, sul massimo riciclo e sul trattamenti a freddo delle frazioni residue. Insomma, l'età del fuoco è finita, sono due anni che lo ripetiamo: cosa stiamo aspettando? Intanto si continua ad incenerire, il conto continueranno a pagarlo i cittadini.
Parmigiano alla diossina? No, grazie!
Sabato prossimo 17 aprile, mentre a Desio si svolgerà il primo consiglio comunale, una rappresentanza del Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio e degli Amici di Beppe Grillo di Desio e di Monza scenderà in piazza a Parma per manifestare insieme ad oltre 200 comitati ed associazioni provenienti da ogni parte d'Italia contro la costruzione dell'ennesimo inutile e devastante inceneritore, per giunta nella provincia di una delle capitali della gastronomia mondiale.La manifestazione nazionale di Parma intende ribadire la totale contrarietà della cittadinanza all'incenerimento, una pratica scellerata ed anacronistica contro la quale hanno preso posizione decine di associazioni mediche e scientifiche. Le alternative esistono, non solo per evitare la costruzione di nuovi inceneritori, a Parma come ovunque, ma anche per chiudere una volta per tutte gli impianti esistenti, come quello di Desio, adottando strategie collaudate, basate sulla riduzione dei rifiuti, sul massimo riciclo e sul trattamenti a freddo delle frazioni residue. Insomma, l'età del fuoco è finita, sono due anni che lo ripetiamo: cosa stiamo aspettando? Intanto si continua ad incenerire, il conto continueranno a pagarlo i cittadini.