desio 5 stelle

Ora ci siamo anche noi


- dal blog del Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio - Sabato scorso sono andato ad assistere alla prima seduta del consiglio comunale di Desio. Si trattava dell'esordio del nostro mitico Paolo Di Carlo, primo eletto a 5 Stelle in provincia di Monza e Brianza, e non potevo certo perdermelo! Lo spazio dedicato al pubblico era pieno, proprio come un anno fa quando era stato organizzato il consiglio comunale aperto sul tema dell'inceneritore.Paolo ha fatto un dicorso molto chiaro, pulito, lineare, come nel suo stile. Ha sottolineato la nostra lotta contro il nuovo e il vecchio inceneritore, il fatto che proprio in quelle ore si stesse tenendo una manifestazione nazionale no inc a Parma, la presa di posizione dell'Ordine dei Medici di Monza e Brianza... E' stata davvero una soddisfazione sentire "la nostra voce" dentro un'istituzione! Adesso non potranno più fare finta di ignorarci.Paolo poi ha avuto gioco facile nel ribattere ad un consigliere di maggioranza che invitava i cittadini a partecipare alle sedute comunali anche durante i prossimi anni, dicendo che sarebbe proprio il caso di decidersi a mandare le sedute del consiglio in diretta sul web! E qui è scattato un grande applauso.Per il resto, pochi momenti degni di nota.Nel PDL hanno già cominciato pubblicamente e spudoratamente a tirarsi i coltelli, naturalmente per questioni di poltrone. In pochi l'hanno colta, ma c'è stata una gaffe di un consigliere, sempre del PDL, che bello pacifico ha dichiarato, più o meno, che il ruolo della giunta comunale è quello di coniugare gli "interessi economici" e "il bene della collettività"...  dedicarsi solo al "bene della collettività" evidentemente pare brutto...Per ultimo, c'è stato un gran parlare, da parte di vari esponenti della maggioranza, del fatto che loro non hanno interessi particolari da difendere, che sono indipendenti da ogni potere forte, che sono liberi di fare le scelte che ritengono giuste per la collettività... fino ad arrivare al sindaco Mariani che ha citato addirittura (immagino involontariamente) lo slogan presente sui nostri manifesti, per dire che lui non ha "né padroni né padri"(in realtà il nostro slogan era "nè padroni nè padrini").... beh, che dire... excusatio non petita, accusatio manifesta!Gianmarco Corbetta