desio 5 stelle

da "Il Giorno"


articolo di ALESSANDRO CRISAFULLIVideo choc in aula sulle conseguenze dell’inceneritore di Forlì per un bimbo di 9 anni— DESIO —«NON SOLO CI OPPONIAMO al raddoppio, ma vogliamo la chiusura anche dell’attuale forno», ha invocato un consigliere comunale. «Controlli sanitari sulla popolazione residente nei pressi - ha fatto eco un collega di minoranza - per monitorare gli eventuali rischi». Nonostante la serata caos, con il teatrino della politica a dare il meglio di sè, durante il consiglio comunale di venerdì sera, a Desio, c’è stato spazio anche per un momento più «serio», quando il consigliere di Desio 5 Stelle Paolo di Carlo ha proiettato in aula un filmato choc sulle conseguenze che un forno inceneritore nei pressi di Forlì avrebbe provocato ai danni di un bambino di 9 anni.UN FILMATO di pochi minuti, tratto da una trasmissione tv, che ha riacceso i riflettori sull’impianto desiano di via Agnesi, sul quale pende il maxi progetto di ampliamento (sul quale, tra l’altro, c’è sempre un velo di mistero e silenzi): «Ci sono alternative - ha dichiarato per l’ennesima volta Di Carlo, che insieme all’apposito Comitato ha raccolto 3.500 firme per dire no -, non ci stancheremo mai di ripeterlo e siamo pronti a dimostrarlo ancora una volta». «Finora abbiamo incontrato solo un muro di gomma da parte della politica - ha evidenziato lo stesso consigliere in un video realizzato di recente e messo online -, da parte della Provincia di Milano e del Comune di Desio. La nuova provincia è sembrata aprirsi al dialogo: noi abbiamo consegnato loro una proposta per il Piano provinciale dei rifiuti, aspettiamo una risposta e non staremo di certo a guardare».SE ANCHE la nuova Provincia dovesse proseguire sulla strada dell’ampliamento, il Comitato è pronto dunque a scendere di nuovi in campo, con ulteriori azioni di contrasto. «Gli attuali manager gestiscono l’impianto solo per il business - è stato il j’accuse, durante lo stesso consiglio, di Francesco Sicurello dell’Italia dei Valori verso la dirigenza di BEA -. Il sindaco si faccia promotore, attraverso l’Asl, di controlli per monitorare i cittadini che abitano nei pressi del forno, per verificare se ci sono dei rischi».NÈ IL SINDACO nè altri, però, durante la seduta, hanno dato risposte o commentato la vicenda, passata in secondo piano rispetto alla crisi politica in corso. Anche se la salute dei cittadini, forse, non dovrebbe passare mai in secondo piano. Come più volte ha cercato di evidenziare il Comitato per l’alternativa al Forno, nato su iniziativa degli Amici di Beppe Grillo di Monza, Saronno, Desio e Carate Brianza e che così si definisce: «Siamo semplici cittadini, forse solo un po’ più informati degli altri, che vogliono difendere il diritto alla salute proprio e dei propri familiari. ll nostro scopo è dimostrare che senza inceneritore si può vivere! PS: non abbiamo intenzione di arrenderci».