politica desiana

Camparada atto secondo


Le dimissioni in massa a Camparadaper dare una poltrona al leghista Fabio MeroniScoppia il caso CamparadaE anche i colleghi leghisiti prendonole distanze da MeroniDa: Il Giorno di Marco DozioORMAI SI PARLA di «Caso Camparada». Ovvero le dimissioni in massa dei consiglieri di centrodestra per agevolare l’ingresso in aula di Fabio Meroni, lissonese, attuale assessore provinciale al Patrimonio per la Lega Nord, in lista alle ultime comunali camparadesi «per partecipare al dibattito e alle elezioni del prossimo Consiglio provinciale, visto che la legge Delrio preclude agli assessori la possibilità di votare», come ha spiegato al «Giorno». Una posizione che ha suscitato perplessità tra gli stessi colleghi di partito. Andrea Monti, che siede al fianco di Meroni nella Giunta di Palazzo Grossi, si sarebbe comportato diversamente: «Il pasticcio che n’è scaturito è brutto e capisco gli amici e militanti colpiti dallo sconcerto. Non do suggerimenti, trattandosi di una persona politicamente più esperta di me. Ma se mi fossi trovato coinvolto in una vicenda simile mi sarei dimesso seduta stante, per evitare spiacevoli speculazioni. E lo avrei fatto non prima di aver stigmatizzato la condotta degli altri consiglieri che hanno rassegnato le dimissioni, a cominciare dal candidato sindaco Mariangela Riva che si è dimostrata inadatta a ricoprire quel ruolo non essendosi nemmeno presentata al primo Consiglio comunale, fatto assolutamente inusuale». Prende posizione anche Alessandro Corbetta, coordinatore dei Giovani Padani della Brianza: «Meroni dovrebbe rassegnare le dimissioni per fugare ogni dubbio». Interviene nel dibattito interno anche Andrea Villa, ex numero uno del movimento giovanile e consigliere a Desio: «Condivido l’analisi di Andrea Monti perché la scelta di rassegnare le dimissioni da consigliere comunale di Camparada dimostrerebbe che agli uomini della Lega Nord non interessano le poltrone, evitando di prestare il fianco a strumentalizzazioni. Si metterebbe così anche la parola fine a una polemica che sta gettando una cattiva luce sul nostro Movimento e si metterebbero a tacere le malelingue».