Errani e i rimborsi regionaliErrani prova a metterci un coperchio per coprire lo scandalo dei rimborsi in Regione Emilia-Romagna Ci sta provando in tutti i modi Vasco Errani a mettere un coperchio sulla spinosa vicenda dei rimborsi regionali. Il combattivo presidente dell’Emilia Romagna ha deciso di farsi paladino dei diritti e delle prerogative dei ‘suoi’ consiglieri regionali, da proteggere e tutelare da controlli indebiti. Una determinazione che è andata fino alla Corte costituzionale. E la scorsa settimana ecco un intervento tanto discreto quanto deciso, con due emendamenti inviati alle Commissioni Lavoro e Affari costituzionali della Camera dei deputati, intente a convertire in legge il Decreto sui risparmi nella Pubblica amministrazione. Il governatore ha inviato un documento di tre pagine, che Il Fatto Quotidiano ha potuto leggere, in cui ha chiesto ai deputati del Pd di procedere, di fatto, a un colpo di spugna nella normativa esistente che riguarda i controlli della Corte dei conti sulla “gestione finanziaria degli enti territoriali”. Normativa stabilita nel 2012 dal governo Monti con un decreto, il 174/2012, che mirava a dare una risposta agli scandali dei vari Fiorito o della giunta Formigoni. Dopo il clamore di Lazio e Lombardia, le inchieste sono partite ovunque. Anche nella rinomata Emilia Romagna in cui Errani governa da quasi 15 anni. Sotto la lente della Corte dei conti sono finiti 1,8 milioni di euro di spese “non a norma”. Un consigliere Idv, ad esempio, ha speso 25 mila euro in soli sei mesi; la cognata di Pierferdinando Casini, Silvia Noé, si è fatta rimborsare cene fatte per beneficienza. Il capogruppo Pd ha portato a rimborso 1.100 euro pagati per due notti in un hotel a Venezia. La paghetta di Calderoli - Il GiornalettismoL’indignatissimo Roberto Calderoli faceva notare qualche tempo fa che lui dava un sacco di soldi alla Lega, e la casa che il partito gli pagava a Roma (in una zona di gran lusso) era quindi cosa dovuta. Oggi, scrive il Giornale, spuntano altri 2200 euro dati senza giustificativi: Il primo mese la «paghetta» è stata trasferita con bonifico bancario, ma nei mesi successivi (almeno quattro) il contributo è stato dato cash, in contanti, all’attuale triumvirodellaLega, cui Stiffoni faceva firmare ricevute senza un giustificativo: Quindi la Lega può benissimo scegliere di dare ogni mese 2mila euro in contanti ad un suo importante esponente: BREAKING NEWSLEGA - I COLONNELLI IL VORTICE DI MILIONI Secondo gli inquirenti si tratterebbe delle «esigenze personali dei familiari di Umberto Bossi». Si tratterebbe di oltre 200mila euro per i figli del Senatùr e di una cifra tra i 200 e i 300mila euro per le spese del SinPa, il sindacato padano fondato da Rosi Mauro. Un’ombra sulla trasparenza degli investimenti la gettano le parole di Scala, intercettato al telefono. «Tranquillo», dice a Bonet a proposito degli investimenti a Cipro. I soldi «non hanno problemi a entrare e non avranno problemi a uscire. Escono dall’Italia, ma prima di arrivare dove devono arrivare fanno due processi di filtrazione, per cui la cosa è tranquilla».
Formigoni scarica E per il futuro: «Mancano tre anni alla scadenza della legislatura che onorerò fino alla fine. Ma è chiaro che io sono anche un dirigente di partito: quando e se ci saranno le elezioni politiche anticipate, valuterò col partito e con me stesso la decisione migliore». Nonostante le inchieste, Formigoni dipinge il Pdl come il «partito degli onesti: ogni volta che viene trovato qualcuno che ha tradito per noi è una sconfitta». Non manca la stoccata ai giudici: «La Lombardia è la Regione più virtuosa d’Italia ed è anche quella in cui la magistratura trova due o tre casi di corruzione. Chissà cosa accadrà nelle altre regioni meno virtuose. Peccato che lì la magistratura non sia altrettanto efficiente ». A commentare le frasi di Formigoni il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina: «Le parole del governatore rimangono insufficienti — spiega — rispetto al tema politico emerso con forza in questi giorni. E che la Lombardia abbia urgente bisogno di un’agenda di cambiamento profondo, che questa esperienza amministrativa non è in grado di dare, credo sia ormai convinzione assai diffusa». Ieri, tra l’altro, è iniziato il processo a un altro ex assessore, Piergianni Prosperini, arrestato mentre era in carica. I consiglieri regionali Pippo Civati del Pd e Chiara Cremonesi di Sel chiedono che la Regione si costituisca parte civile nel processo: «Che Regione Lombardia scelga di non costituirsi parte civile nel processo a Prosperini grida vendetta». Formigoni, ieri, ha anche parlato d’altro, per dimostrare «che noi lavoriamo per aiutare i cittadini lombardi, nonostante la campagna mediatica scatenata in questi giorni». Ecco quindi una bozza di legge «per sviluppare l’economia lombarda», puntando sull’istruzione, sulla digitalizzazione e sul risparmio energetico. Breaking News
Il Sindaco e Perri Il governo va sotto 3 volte: L'IRA di Bossi. Il governo non deve telefonare alla polizia. Napolitano: PDL - Volano gli stracci dopo il divorzio Berlusconi-FINI Anche la fiducia del 29 settembre passa:
The LAST NEWS
L'AUTOGOL DEL PDL E IL CONTROPIEDE DELLA LEGA NORD. IN AUTUNNO LA "PULIZIA ETNICA" DEL CARROCCIO IN BRIANZA INIZIA DA QUI. Davanti alla debolezza degli organi provinciali del Pdl, la Lega Nord o meglio Cesarino Monti dà il meglio si sè. E' come lasciare Milito o meglio Kakà dei tempi d'oro (vista la militanza milanista del Leone di Lazzate) dieci metri di vantaggio ini contropiede. Il prezzo per tenere a galla la baracca sgangherata della coalizione desiana era un assessorato in più al Carroccio. Prima dell'inchiesta sulla 'ndrangheta. Ora le quotazioni dell'appoggio leghista sono in rapida e continua salita. L'ossigeno costa sempre più caro. Tutti a casa e candidato sindaco padano doc. Un modo per fare pulizia all'interno del Pdl come sostiene da giorni il senatore Monti. E il Popolo delle Libertà come un puglie suonato al primo round non può che incassare messo nell'angolo dalle liti interne e dalla mancanza di una leadership provinciale in grado di tenere testa ai "pugni leghisti". Il Pdl non è riuscito nemmeno a tenere una linea comune davanti all'onda che ha spazzato via il "cardinale nero" e 40 anni di politica amministrativa. La brutta pagina del consiglio comunale pieno di botte e insulti si poteva evitare, ma ormai a Desio e dintorni nel Pdl ciascuno ragiona per sè. E il primo cittadino in mezzo a prendere botte da una parte all'altra. Quanto potrà durare? Non arriva al panettone dicono i maligni. La Lega si frega le mani per un progetto più ampio che punta all'intera Brianza. Del resto chi è senza peccato (in zona) scagli la prima pietra. Cesarino da Lazzate ne ha un'intera montagna di scorta.
Nelle carte spuntano anche
Altre NewsIl Coordinamento Cittadino di Desio *** Arrivano primi commenti *** da Il Giorno del 21 Giu 2010 Desio. non solo il PAM: per il PD passaggi poco chiari su altri terreni PRESTO sul tavolo della magistratura che indaga sul Pgt di Desio arriverà altra carta. Che potrebbe, secondo la minoranza, scottare. Riguarda un terreno proprio a fianco di quello della Pam. «A seguito dell’acquisizione da parte della Procura di Monza di copia della variante industriale al Prg approvata nel 2004 - ha detto Lucrezia Ricchiuti del Pd - chiediamo a questa Amministrazione di sospendere immediatamente la procedura del piano attuativo D4, in quanto da una visura storica della proprietà si evidenziano numerosi passaggi riconducibili a persone e società attualmente sotto indagine. Chiediamo inoltre di trasmettere tutti gli atti alla Procura». E la Ricchiuti ha fatto poi nomi e cognomi: «Qui, dove nascerebbero due medie strutture di vendita - ha detto - nei vari passaggi di proprietà risultano la Mais srl e la Guado srl, quindi Ponzoni e il suo commercialista Sergio Pennati». «Il Piano attuativo è conforme al Pgt - ha replicato l’assessore all’urbanistica Michele Vitale - trasparente e legale».
Editoriale - Lega: la nuova via comunicativaConoscendo bene le indicazioni di partito che "suggerivano" SEMPRE e SOLO autorizzate le dichiarazioni del segretario cittadino, vedere adesso il capogruppo VILLA agire per nome e per conto del provinciale (il Giorno del 3 luglio) la dice lunga sulla evoluzione politica desiana. La Giunta difende il PGTda Il Giorno — DESIO — 31 maggio 2010 Eppure, il sindaco Giampiero Mariani e la giunta di centrodestra cercano di allentare la pressione. Lo hanno fatto con un comunicato stampa: «Le spiacevoli vicende degli ultimi giorni non hanno certo rallentato la nostra coesione politica e non frenano i nostri sforzi per lavorare per una Desio migliore - scrivono -. Proprio il Pgt, approvato circa un anno fa, è lo strumento base di programmazione e di sviluppo in cui crediamo fermamente e su cui abbiamo lavorato in condivisione con la società civile e le parti sociali. In quel documento, nato da un grande sforzo progettuale realizzato coi migliori urbanisti del Politecnico di Milano e verificato all’insegna della condivisione politica e della partecipazione popolare, è racchiuso il disegno della Desio del futuro, in un nuovo sviluppo equilibrato della città che raddoppierà il verde fruibile dai cittadini, che avrà nuovi servizi, parchi e infrastrutture. Una città che crescerà, in maniera organica e di qualità, rimanendo a misura d’uomo». UNO STRUMENTO che vide il timbro della maggioranza di centrodestra, più il consigliere indipendente Michele Vitale (oggi assessore all’urbanistica). Mentre l’opposizione fece pollice verso, così come sollevò dei dubbi la Provincia e ci fu la richiesta di un referendum per cancellarlo, da parte del Comitato «Più Desio meno cemento». «Auguriamo che l’indagine della magistratura possa al più presto chiarire ogni aspetto - prosegue la giunta - sia sulle procedure sia sulla correttezza delle persone coinvolte, in modo tale che l’attuazione del Pgt - già avviata - possa manifestarsi nello svolgimento della vicenda amministrativa con tutti i suoi effetti sia di bilancio sia di programmazione. Ribadiamo la nostra serenità garantendo massima collaborazione alla magistratura». La lega vota tutto sperando nel federalismoda Fatto Quotidiano di Gianni Barbacetto (30 Maggio 2010) Matteo Salvini, direttore di Radio Padania e leader emergente della Lega, non ha dubbi: “Il Pdl? È una strana bestia. Adesso Roberto Formigoni se la prende con la manovra economica, dice che taglia i soldi alle Regioni e dunque impedisce il federalismo. Non è vero, e lui lo sa. La polemica di Formigoni non è contro la Lega, ma tutta dentro il Pdl. Non so quali siano i suoi obiettivi: per quanto mi sforzi, non riesco proprio a capirli”. Eppure lui, il “Celeste”, presidente della Lombardia per la quarta volta, le aveva cantate chiare: “La manovra varata dal governo mette il federalismo a rischio. Le Regioni dovranno sopportare il 45 per cento del carico dei tagli, 10 miliardi in due anni su un totale di 24”. E ancora: “Occorre ripartire i tagli diversamente”. Come a dire: cari amici della Lega, caro Giulio Tremonti, caro Silvio Berlusconi, pensateci bene. Questa vostra manovra ci indebolisce, lascia i “governatori” – e noi del centrodestra più degli altri – esposti a ogni critica e al rischio di una grave perdita di consenso: saremo noi, in queste condizioni, a dover tagliare i servizi ai cittadini. La notiziaPonzoni indagato Una brutta storia di mazzette e scelte urbanistiche: e sullo sfondo l’ombra della malavita organizzata e dei suoi interessi nella politica e nel mattone. Al centro dell’inchiesta l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni, che alle elezioni di due mesi fa era risultato, con 11.069 preferenze, il primo degli eletti nelle liste del Popolo della libertà di Monza e della Brianza. È su questi soggetti, e in particolare sul clan Iamonte-Moscato che le procure di Milano e Monza stanno conducendo da oltre un anno una indagine assai vasta. Nell’ambito di questa indagine sono emersi i nomi di Ponzoni e di un altro personaggio assai in vista della politica brianzola: Rosario Perri, un geometra calabrese, a lungo in servizio all’ufficio tecnico del Comune di Desio, che solo in tarda età ha compiuto il salto di qualità scegliendo la politica nei ranghi del Pdl e diventando dapprima presidente del Parco delle Groane e poi assessore nella nuova provincia di Monza. A Perri è andata una delle deleghe più ambite, quella al Personale, agli Affari generali e alle società partecipate. Di Ponzoni, Perri è stato uno dei grandi elettori alle ultime regionali: «Gli dobbiamo riconoscenza e dobbiamo assegnargli il massimo delle preferenze» aveva detto inaugurando la sede di Desio del comitato a sostegno del candidato Pdl. Sotto la lenteNuova convenzione non firmata Notizie dalla provinciaL'Assessore provinciale Antonino Brambilla consulente di Idra e di Berlusconi? Arcore - L'assessore provinciale alla tutela del territorio è consulente di Berlusconi per il progetto Milano 4? Lo affermano - e lo chiedono - i consiglieri di Monza e Brianza del Pd dopo avere ascoltato il presidente del parco Valle del Lambro, Emiliano Ronzoni, in commissione. «Oggi in commissione urbanistica - scrivono in un comunicato Gigi Ponti e Mimmo Guerriero - il presidente del Parco della Valle del Lambro ha riferito che alla riunione sul cosiddetto progetto ‘Milano 4' con il sindaco di Arcore, che l'ha promossa, e l'immobiliare Idra, ha partecipato in qualità di consulente di quest'ultima il vicepresidente della Provincia e assessore al territorio e parchi avvocato Antonino Brambilla». La commissione urbanistica si è tenuta questa mattina, lunedì 22 febbraio, a Monza e aveva in programma l'audizione di Ronzoni, programmata in una serie di incontri con i presidenti dei parchi brianzoli. Il Pd ha fatto domande sul progetto di Idra, immobiliare della famiglia Berlusconi, che prevederebbe l'edificazione di 150 mila metri cubi di edilizia residenziale nel comune di Arcore, nel territorio che rientra nel parco regionale e che confina con Villa San Martino, residenza del presidente del consiglio. «Chiediamo al presidente della Provincia Allevi – aggiungono gli esponenti del Pd – di riferire nel prossimo consiglio chiarendo il ruolo del vicepresidente Brambilla in merito a un'evidente incompatibilità sotto il profilo politico. Siamo fortemente stupiti di fronte alla sovrapposizione di ruoli di difensore delle aree protette brianzole e consulente di una società immobiliare che punta a costruire, in questo caso all'interno di un parco di pregio». Ponzoni interrogato per 10 ore su Montecity. "Sono tranquillo" L’assessore regionale desiano Massimo Ponzoni, coordinatore provinciale del Pdl, interrogato in Procura a Milano per 10 ore, come testimone nell’ambito dell’inchiesta sull’area Montecity-Santa Giulia di Milano, per cui sono finiti in carcere Giuseppe Grossi “il re delle bonifiche”, Rosanna Gariboldi, ex assessore pavese e moglie del deputato del Pdl Giancarlo Abelli e altre tre persone. Come riportato oggi dal Corriere della Sera, Ponzoni ha risposto alle domande dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, nella sede della polizia giudiziaria della Guardia di Finanza a Milano, in piazzetta Umanitaria, lo scorso 7 novembre. “E’ vero, sono stato chiamato in Procura” ci conferma il politico brianzolo. L’inchiesta riguarda la bonifica dell’area di Santa Giulia, alla periferia est di Milano: Grossi è accusato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio ed evasione fiscale per 22 milioni di euro. Secondo l’accusa, i soldi sarebbero stati accumulati nei paradisi fiscali all’estero, gonfiando i costi di bonifica. La Gariboldi è accusata di ricilclaggio, per aver messo a disposizione dell’imprenditore il suo conto corrente di Montecarlo. Per entrambi, i giudici hanno rifiutato la richiesta di scarcerazione, ritenendoli “professionalità criminose, capaci di complesse deliberazioni delittuose”. L’indagine prosegue. L’assessore Ponzoni è stato convocato in Procura a testimoniare sui fatti. E gli sarebbero stati chiesti chiarimenti anche sui suoi rapporti d’affari con la Gariboldi, con cui aveva una società immobiliare. “Sono tranquillo e sereno” spiega Ponzoni. “Sono stato chiamato in qualità di assessore e ho spiegato quello che potevo conoscere". Presto saranno sentiti anche i suoi predecessori, che hanno avuto la delega all’ambiente, perché le indagini riguardano anche il passato. Seguendo la stampaFondi neri per le bonifiche. Monguzzi: Ponzoni riferisca in consiglio regionale (Adnkronos) - ''Queste operazioni immobiliari, sempre secondo quanto ricostruito dal settimanale, - riferiscono- avrebbero avuto luogo tra Meda e Gallarate e sarebbero state interrotte a fine luglio di fronte alle prime indiscrezioni relative proprio all'indagine della magistratura sulle bonifiche del quartiere Santa Giulia di Milano". "Dobbiamo quindi rilevare - continuano Agostinelli e Monguzzi - che non solo la Regione Lombardia ha messo a disposizione di Grossi, per la bonifica della ex-Sisas di Pioltello, un aumento dei costi di 44 milioni di euro, da sommarsi ai 120 gia' autorizzati e scambiati con la possibilita' di realizzare il piu' grande centro commerciale d'Europa sull'area, quando la suddetta indagine era gia' in corso, come abbiamo denunciato martedi' in Consiglio. Ma che lo ha fatto mentre era chiaro il coinvolgimento dell'assessore regionale alla partita in affari milionari privati con la Gariboldi. Ecco perche' forse martedi' in Aula l'assessore Ponzoni e' stato cosi' reticente sulla nostra interrogazione. Certo e' che - concludono - di fronte a tali novita', pretendiamo risposte approfondite". MenuArea personale- Login
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Creato da: puntobox il 02/11/2008
Commenti, giudizi e proposte della politica desiana e dintorni
Post n°178 pubblicato il 25 Maggio 2010 da puntobox
E' di queste ore la notizia di Ponzoni indagato per corruzione. Un esito preannunciato da diversi episodi precedenti su indagini e interrogatori nei confronti dell'ex assessore regionale Ponzoni. Rimaniamo sulla questione politica. Quali saranno le reazioni delle forze politiche cittadine e della stessa PDL su questa questione? Aspetteranno che il caso prenda più consistenza o vi saranno delle reazioni politiche? Che di mafia, a Desio, e in Brianza, si stia parlando da un pò di tempo, non è mistero per nessuno. Ricordiamo all'inizio che il nostro stesso sindaco pronunciò pubblicamente che la mafia a Desio non esisteva. Ma poi, con le discariche, con gli abusi edilizi, con una successione di voci e di dichiarazioni da parte di stessi magistrati e politici sulla presenza mafiosa nel nostro territorio, ecco arrivare qualche ammissione tardiva. Comoda e facile, come quelli che hanno fatto finta di non vedere in questi ultimi cinque anni. Noi pensiamo che la politica debba fare il proprio ruolo, come la magistratura il suo. Ma che si debba fare pulizia in certi ambienti è fuori discussione. E coabitarci è altrettanto sintomo di malaffare. Questa è la reazione coraggiosa che vorremmo vedere. Ecco perchè il caso diventa politico. E a questo punto non si può far finta di nulla. A voi i commenti. politica desiana Aggiornamento (by desio in padania) Ieri a causa della vicenda è saltata l'assemblea di BEA, la società che gestisce il forno inceneritore. Il nome di Ponzoni era uno di quelli che avrebbe dovuto essere nominato all'interno del consiglio di amministrazione, ma la riunione è stata fatta saltare dall'assenza del sindaco di Desio, che non ha voluto parteciparvi insieme agli altri eventi diritto.
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Sono sempre quello che ha già scritto. Cosa è successo da... Inviato da: anonimo il 24/10/2014 alle 11:13 Inviato da: anonimo il 15/10/2014 alle 16:21 Inviato da: anonimo il 20/07/2014 alle 11:37 Inviato da: anonimo il 15/07/2014 alle 21:51 Inviato da: anonimo il 29/06/2014 alle 15:25 Per Ponzoni chiesti otto anniMassimo Ponzoni rischia una condanna da otto anni e tre mesi. L’ex Segretario di Presidenza di Regione Lombardia ed ex assessore Provinciale di Monza e Brianza è imputato per corruzione, concussione, peculato, appropriazione e bancarotta fraudolenta. Questa la richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Donata Costa, avanzato al termine di una lunga requisitoria iniziata questa mattina alle nove e trenta e terminata nel pomeriggio. Per gli altri imputati a processo, il Pm ha richiesto condanne dai tre anni e due mesi a quattro anni ed otto mesi. Massimo Ponzoni si dice fiducioso per la sentenza. Caso Pellicano - Ponzoni resta in carcere(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Resta in carcere l'ex assessore regionale lombardo del Pdl, Massimo Ponzoni, in cella dal 17 gennaio scorso nell'ambito dell'inchiesta della procura di Monza, a seguito del crac della società Il Pellicano. Lo ha deciso la Cassazione confermando l'ordinanza di custodia emessa dal gip del tribunale di Monza. Secondo i legali di Ponzoni non vi erano motivazioni a sostegno dell'arresto. Una tesi respinta dalla Cassazione: "sia pure in termini di minimalità", il gip ha esposto le sue ragioni. La difesa di Ponzoni(AGI) - Milano, 25 mag. - "E' un'accusa priva di fondamento": cosi', tramite il suo legale, l'ex assessore della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, si difende dall'accusa della Procura di Monza che gli contesta di aver intascato una tangente da 250mila euro per una variante al pgt (piano governo e territorio) di Desio e Seregno. Secondo quanto riportato oggi da 'Il Giornale', a Ponzoni, recordman di preferenze alle ultime elezioni nel collegio di Monza - Brianza, e' stato notificato un avviso di garanzia per corruzione dalla Guardia di Finanza nei giorni scorsi. "Contrariamente a quanto scritto dal quotidiano - precisa l'avvocato Luca Ricci, difensore dell'esponente del Pdl - non risulta un collegamento tra l'inchiesta del pm di Monza Walter Mapelli e un'indagine sulla criminalita' organizzata della Dda di Milano. L'avviso di garanzia ha un contenuto molto generico". Secondo l'accusa, Ponzoni avrebbe agito per far ottenere all'imprenditore Filippo Duzioni delle varianti al piano urbanistico dei comuni di Seregno e Desio in Brianza. "Abbiamo gia' chiesto al pm di Monza di essere sentiti al piu' presto - prosegue Ricci - anche 'al buio', cioe' senza conoscere gli atti dell'inchiesta, al fine di poter fornire ogni spiegazione". (AGI) Cli/Car da blogosfere
Il caso di Renzo Bossi candidato La sede di Milano di via Bellerio ci ha confermato le parole di Giancarlo Giorgetti, che ieri aveva specificato che "Renzo Bossi non sarà candidato nel listino". Di sicuro quindi Renzo non sarà inserito nel listino bloccato legato a Formigoni, che gli garantirebbe un posto assicurato. Probabilmente però, lo si saprà solo tra qualche settimana, il figlio di Bossi potrà essere candidato in qualche provincia, sempre per le Regionali, e "si dovrà guadagnare il voto degli elettori come tutti gli altri candidati". Troviamo conferma di questo sul numero di oggi de IlGiornale: non si sa ancora al momento "dove e come farlo correre". Secondo quanto riporta il quotidiano con il nome che ha "potrebbe essere eletto dappertutto e non ha certo bisogno di farsi 'bloccare' nel listino, ovvero la quota di consiglieri certi legati alla vittoria del candidato presidente" Solo che la candidatura di Renzo Bossi "rischia di alterare più di un equilibrio e non solo all'interno della Lega. Se va a caccia di preferenze, ancor più che se si accomoda nell'elenco sicuro [...] La concorrenza di Renzo Bossi non sarebbe certo gradita agli altri aspiranti consiglieri e d'altra parte al Senatùr non può piacere neppure l'ipotesi di non spingerlo troppo, perché un'eventuale sconfitta sulle preferenze potrebbe essere giocata politicamente contro di lui" Il figlio del leader della Lega potrebbe mettersi in lizza per Varese o Milano, ma in ogni caso la sua candidatura potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio, per il partito e per gli alleati. La Lega ha chiesto sei posti nel listino, ma il Pdl potrebbe offrirne solo quattro o al massimo a cinque. I conti non tornano se guardiamo la ridistribuzione dei posti in Regione di cui vi abbiamo parlato ieri, per cui qualcuno "sarà costretto a fare un passo indietro". Appunti normativiSe ne parla nel 2011 - Per ora la proposta di Caderoli viene rinviata Next Postla FIERA di Desio. ATTENZIONE. Verificate se l'invio dei vostri commenti è stato accettato, altrimenti potrebbe NON essere recapitato. Consiglio comunale sentenzia: Città sporcaInutili gli sforzi di Gelsia, il Comune prepara pattugliamenti in borghese — DESIO — 17/09/2009 - Il Giorno Articolo di Crisafulli IN EFFETTI, il quadro è desolante: si va dalla maxi discarica abusiva della ’ndrangheta in via Molinara alla vera «montagna» di rifiuti in via Leoncavallo. Attraverso un lungo viaggio dell’orrore, fra discariche di tutte le dimensioni e tutti i tipi: via Segantini, via Ferravilla, San Giorgio, via Don Sturzo, via Santi. Aree in alcuni casi «incancrenite» da tempo, in altri sporcate e pulite, risporcate e ripulite, in un costoso valzer fra incivili e addetti al servizio. Con presenze anche di materiali come batterie, olii, eternit. Un problema, come ripete il sindaco Giampiero Mariani, che hanno anche nei Comuni limitrofi, ma non con queste dimensioni. «Uffici e Gelsia abbiamo lavorato senza sosta - spiega l’assessore all’ecologia Biagio La Spada -, facendo sopralluoghi, pulendo, mettendo catene che poi sono state divelte. Adesso metteremo in alcuni casi dei new jersey, in altre zone scaveremo fossati, per impedire gli accessi. Ma stiamo studiando un progetto, con i vigili, che entro fine mese porterò in giunta e per il quale dovremo trovare le risorse economiche: insieme alla Protezione civile, faremo squadre di due uomini in borghese, negli orari mattutini o notturni, per controllare e cogliere in flagrante i responsabili, nelle aree chiave che conosciamo». Non solo: «Andremo a modificare i regolamenti - annuncia l’assessore - andando ad inasprire pesantemente le multe». Formigoni ancora alla guida della Regione
Arcore: Vertice elettorale PDL-Lega e Formigoni di nuovo candidato - Cittadino M&B - 09 sett. 2009 - E' terminato alle 0.30 di ieri, lunedì 7 settembre, l'incontro ad Arcore, presso la residenza del consiglio Silvio Berlusconi, tra i vertici della Lega, lo stessopremier e il ministro del tesoro Giulio Tremonti. All'incontro hanno partecipato anche il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, la vicepresidente del senato, Rosi Mauro, il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota, il membro del consiglio di amministrazione di Expo, Leonardo Carioni e il parlamentare del Pdl Aldo Brancher. SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO...... Cesano Maderno. Un Consiglio Comunale da trentamila euro E' arrivato il conto del primo consiglio comunale del neo sindaco della Lega Nord di Cesano Maderno, Marina Romanò: 30 mila euro. Così ripartiti: 13.800 euro per le riprese video diffuse in diretta su uno schermo gigante e poi trasformate in una video- registrazione da collezionare; 3.800 euro per i paramenti rigorosamente verdi: 1.400 euro per un vademecum del perfetto consigliere comunale; altri 1.000 euro per una cartelletta in pelle da far trovare su ogni scranno consiliare. E per finire 10.000 euro per gli addobbi floreali e per gli straordinari agli agenti della polizia locale e alla scquadra di operai, montatori e facchini che hanno lavorato di sera. Un debutto in pompa magna che ha fatto finire al verde le casse del comune di cesano maderno ed è parso eccessivo in un momento nel quale tutti i sindaci sono alle prese con tagli e ristrettezze di bilancio. SITUAZIONE FURTI Pedemontana Chi siamoCittadini che vogliono contribuire a fare conoscere meglio la politica locale Per segnalazionimarco_bossi@hotmail.com Dibattere è coraggioIl parere leale dei lettori, a favore o contro, rispettando gli altri, è democrazia. ATTENZIONE: Non scrivete commenti offensivi in forma anonima rivolti direttamente a persone. Potete essere critici contro il ruolo pubblico che rappresenta, senza offendere la dignità personale con considerazioni strettamente personali. I vostri commenti, per tutela, verranno approvati dal gestore del blog prima di essere pubblicati, purchè conformi alla disciplina indicata. Se firmate con firma certificata, invece, potranno essere pubblicati automaticamente e ve ne assumerete la responsabilità. Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, ma un contenitore di commenti che vengono aggiornati e discussi senza nessuna periodicità. Non è quindi da intendersi come prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001 - Si declina ogni responsabilità per eventuali contenuti riportati in altri siti a cui il presente blog potrebbe essere occasionalmente collegato o linkato. La redazione. |
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