Concerto dei Pgr-Csi-Cccp o forse dei Glf .Una coda come mai si era vista a Cuneo lungo il Gesso, ragazzini, adulti, bimbi in carrozzina, dark, punk, intellighentja varia, qualche Marlene e una regista di lirica. Insomma il pubblico delle grandi occasioni. Attratti qui forse dalla nostalgia dei vent’anni, di quando si pogava al ritmo di Spara Juri.Ripassi, ribassi eccetera eccetera.Prendimi in cura da te, la platea impazzisce.Ma perché tutto ciò?Perché Giovanni Lindo mi ricorda sempre di più Augusto?Perché anche lui è schiavo del suo mito che sopravvive al suo stanco invecchiare?Perché molti giovani che succhiavano ancora il latte dalla mamma quando i pochi negozi illuminati ci spacciavano Ortodossia, sono ora qui in prima fila estasiati-un rapimento- un’estasi?Perché vorrei andarmene via?Perché il cantante mi fa quasi pena quando vive una sua erezione triste?Più ci penso e più non capisco.Poi l’illuminazione. Non sto rivivendo i miei ventenni quando i Cccp fecero un rapida comparsa anche alla Festa dell’Unità di Cuneo. No, sto vivendo altro e forse un pò me ne vergogno.E mi vedo ventenne ai concerti dei Nomadi. Intorno a me gente più grande e io che ascolto le loro canzoni e cerco di farle mie. Per la loro generazione era roba importante, di rottura, di protesta si diceva. Per me era quasi folklore. Eppure ero entrato nel giro. Non centravo nulla ma mi divertivo a far finta di capire.Poi mi rivedo nei ragazzini d’oggi che cantano Emilia Paranoica.E mi viene di dire: lasciate stare che non è roba vostra.E allora si che mi sento veramente vecchio, uno che si prende la briga di giudicare, di dire agli altri cosa è giusto e cosa no.E allora lascio perdere e torno a pogare ragazzino con i ragazzini.E alla fine della serata mi convinco anche di essere felice.E vado a dormire felice con una punta di amaro.E subito un incuboI GLF tra vent’anni che suonano nelle sagre di paese senza Giovanni Lindo: io vagabondo che sono ioooo ……
Spara pure Juri, noi non ci saremo
Concerto dei Pgr-Csi-Cccp o forse dei Glf .Una coda come mai si era vista a Cuneo lungo il Gesso, ragazzini, adulti, bimbi in carrozzina, dark, punk, intellighentja varia, qualche Marlene e una regista di lirica. Insomma il pubblico delle grandi occasioni. Attratti qui forse dalla nostalgia dei vent’anni, di quando si pogava al ritmo di Spara Juri.Ripassi, ribassi eccetera eccetera.Prendimi in cura da te, la platea impazzisce.Ma perché tutto ciò?Perché Giovanni Lindo mi ricorda sempre di più Augusto?Perché anche lui è schiavo del suo mito che sopravvive al suo stanco invecchiare?Perché molti giovani che succhiavano ancora il latte dalla mamma quando i pochi negozi illuminati ci spacciavano Ortodossia, sono ora qui in prima fila estasiati-un rapimento- un’estasi?Perché vorrei andarmene via?Perché il cantante mi fa quasi pena quando vive una sua erezione triste?Più ci penso e più non capisco.Poi l’illuminazione. Non sto rivivendo i miei ventenni quando i Cccp fecero un rapida comparsa anche alla Festa dell’Unità di Cuneo. No, sto vivendo altro e forse un pò me ne vergogno.E mi vedo ventenne ai concerti dei Nomadi. Intorno a me gente più grande e io che ascolto le loro canzoni e cerco di farle mie. Per la loro generazione era roba importante, di rottura, di protesta si diceva. Per me era quasi folklore. Eppure ero entrato nel giro. Non centravo nulla ma mi divertivo a far finta di capire.Poi mi rivedo nei ragazzini d’oggi che cantano Emilia Paranoica.E mi viene di dire: lasciate stare che non è roba vostra.E allora si che mi sento veramente vecchio, uno che si prende la briga di giudicare, di dire agli altri cosa è giusto e cosa no.E allora lascio perdere e torno a pogare ragazzino con i ragazzini.E alla fine della serata mi convinco anche di essere felice.E vado a dormire felice con una punta di amaro.E subito un incuboI GLF tra vent’anni che suonano nelle sagre di paese senza Giovanni Lindo: io vagabondo che sono ioooo ……