don't come knoking

Food for life


Cuneo 25.05.2022La cosa più triste e di cui serberò per sempre ricordo sarà il momento del pranzo.Se mai qualcuno vorrà capire cosa vuol dire silenzio assordante è a questo momento che dovrà riferirsi.Quattro persone che si odiano e che mangiano a testa basso dietro quattro monitor ai quattro lati dell’ufficio. Un leggero rumore di posate in sottofondo è l’unico suono che si sente.Insieme all’afrore aleggiante dei broccoletti di chi si fa scaldare il cibo e ne inonda conseguentemente  l’ufficio.E poi il terrore che uno vanga a vedere cosa mangi dal momento che quello è l’’unico momento della giornata in cui si è soli con se stessi, soli con il proprio corpo che necessita nutrimento ma che qui dentro sembra quasi respingerlo.  Anzi lo fa.Raramente riesco a finire di mangiare senza correre in bagno.L’odio provoca chiusura dello stomaco oltre che della mente.E se con la mente riesco a spaziare altrove, con lo stomaco non riesco.Tutto il dolore di questa piccola parte di mondo concentrata li dentro.E lo stronzo che esce è liberazione.Come se di li potesse uscire tutto il male che ci pervadeOra ho sforato la pausa pranzo e sento voci che aleggiano nell’ufficio: Brutta Puttana, Stronza e altri complimenti nati dall’amore che ci lega a quanto facciamo.Forse un giorno finirà.Forse no.