don't come knoking

Cambodia offesa


Come gia'" l'altra volta Phnom Phen mi accoglie con la tristezza dei suoi anni di regime polpottiano e il dolore dei bombardamenti americani.Molti sono i poveri per strada e  le persone deformi, tanto da farmi chiedere se sono ancora i residui di agenti chimici ormai lontani nel tempo, oppure di un qualcosa che non va in questo sfortunato popolo.E' l'unico posto nel mondo dove uno si sente in colpa.In colpa per essere ricco e in colpa per essere un bianco, erede di un occidente che ha sempre chiuso gli occhi nei confronti dei khmer.Non e' piacevole stare seduto al ristorante sotto gli occhi di bambini affamati che protendono speranzosi una mano verso di te.Il problema vero e' che la mia elemosina nulla potra' fare per risolvere i loro problemi.Sono alloggiato in hotel vicino al mercato centrale, un posto animato di giorno che di notte pero'mi mette un po' in appresione.Domani mi spostero' sul lungo fiume dove un ragazzo di Cannes conosciuto stasera mi lascera' la sua stanza, il posto e' migliore anche se vicino alla concentrazione  massima di turisti, costa pero'di meno. Con 10 dollari me la cavero'.Il prezzo e'un po'alto per la Cambogia ma e'il prezzo di una grande citta'.Primo problema del viaggio: il visto per il Laos.Ci vogliono almeno due giorni lavorativi e ogni agenzia spara i suoi prezzi: dai 65 dollari ai 45, con una ovvia maggiorazione per accelerare i termini.Tre giorni qui non erano previsti.Si tratta di una perdita di tempo inutile in una citta' gia'visitata un paio di anni fa.Domani mattina provero' ad andare personalmente all'ambasciata laotiana per capirci qualcosa di persona.Per il resto il viaggio e'andato bene senza eccessive perdite di tempo.Posso annunciare ora ufficialmente che e' record: tre capitali, tre fusi orari e tre monete diverse in tre giorni!Mai mi era capitato e sono ancora un po' scosso da tutti questi cambiamenti.Il passaporto fatto nuovo 20 mesi fa e'gia'quasi pieno ... mi sembra di essere un vero viaggiatore!