don't come knoking

Happy family


Happy sad familyCinque ore seduto a un tavolino davanti all'hotel di Sanahin. Birra, vodka, coca (cola!) e sigarette.Tutta la figliolanza di Anna Maria Iranush mi passa davanti. E con loro un pezzo della loro storia.E' un giorno di festa, e' tornatata la figlia che fa il medico a Yerevan. Il marito lavora nel Palazzo Presidenziale e si occupa di diritto. Hanno con se' due figli, Arthur e Arman, di 6 anni uno, neonato l'altro. Il papa' mi parla con orgoglio della sua nuova auto, una Toyota Corolla e mi fa vedere la sua maglietta griffata ferrari, 60 euro gli e' costata. Una famiglia che sta bene insomma, poi andranno in vacanza sul mar nero. Anna Maria e figlia sono stati a suo tempo un po' di anni in grecia. Armeni di una piccola dispora.Altra storia quella di Armin, lui in grecia non ci era andato. Ora e' qui che fa il "director" dell'hotel, in pratica pero' fa il taxista. Ha l'aria dell'uomo rude che ha visto molte cose, il carattere poco accomodante con il turista. Ma in fondo e' di animo buono. Penso patisca il confronto con la sorella ricca. La moglie lavora nel magazina (negozietto) attaccato all'hotel. Anche lui ha due figli. Due figli di campagna che giocano con il cuginetto di citta'.Anna maria, la mamma, la vera director di tutto arriva solo nel pomeriggio. Ci sa fare con i turisti, offre gelato, vodka e caffe'.Con Armin invece e' tutto un contrattare.Al tavolo di fianco un ingegnere bielorusso di Misk con famiglia, beve vino e non vodka. La coasa mi sorprende ma domani deve lavorare.Sollo alla fine vedo un tatuaggio sul braccio di Armin: esercito sovietico.Lui non e' stato in Grecia.E' stato sul fronte afgano allorquando i russi sono stati cacciati a calci in culo, ha combattuto, forse (anzi sicuramente) ucciso uomini.E allora capisco tante cose di lui.La guerra, ancora lei.