Le diciotto lune

Le mie diciotto lune...

 

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SEX - Negrita

Post n°139 pubblicato il 04 Aprile 2007 da desperado82

Fare sesso nascosti in un cesso immagine
fumarsi una Marlboro dopo l'amplesso
oppure farlo in macchina di fianco alla strada
buscarsi un raffreddore male che vada
sentirsi un po' animali, un po' primitivi
sentire che respiri, sentire che vivi
E convincere i tuoi ad andare in vacanza
spedirli un giorno al mare e farlo in ogni stanza
provare le ricette, collaudare la cucina
usare la Nutella, usare la farina
guardare il suo corpo, scoprirne la forma
sentire dei passi... è qualcuno che torna...
Fare sesso, succhiarne la polpa
e via la vergogna e i sensi di colpa
sdraiarsi sulla sabbia, rotolarsi nel fango
carezzarle le gambe, improvvisarsi in un tango
annusarle la pelle, scoprirne l’odore
passare dal sesso a fare l’amore....

E atro che l'america
altro che la musica
quando sei selvatica
altro che l'america

E vivere una notte lunga una vita
avere il suo profumo ancora tra le dita
svegliarsi affamati e rifarlo per ore
passare dal sesso a fare l'amore....

E atro che l'america
altro che la musica
quando sei selvatica
altro che l'america

 
 
 

THIS IS SPARTA!!!!!!

Post n°138 pubblicato il 27 Marzo 2007 da desperado82

Andate a vedere questo film perchè merita!!!!!

immagine

 
 
 

Sono ancora vivo...

Post n°137 pubblicato il 09 Marzo 2007 da desperado82

Anche se non sembra... però vi riaccolgo con una perla... a presto!

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Some black roses on the floor
And gliding petals on the river
Your tears are so cold
They 're twisting streams on your pale skin

But once you had a red rose on your hands
And spread its seeds away while hoping they'd blossom red
Sound and safe from that tainted soul of yours

Because your soul is black you fear the sun, wind and rain
And would never let them to shine, blow or fall on your grave
So the red roses are black for you today

Some black roses on the floor
And drips of blood on your fingers
With every torn you hurt so deep
While harvesting on your death field

With honesty justice and dignity you cant turn your roses red

Roses are black roses for you today

 
 
 

Partito!

Post n°136 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da desperado82

Partito.

Lo aveva detto, dichiarato, e questa mattina è partito!

Cosa avreste pensato quando uno dei vostri amici più intimi, compagno di giochi e avventure da sempre vi dice “parto, vado in America.”?

Beh, penso che fin da subito non ci dareste peso, pensereste che è un’idea malsana di una mente bacata, una mente che supponete di conoscere fin troppo bene.

Eppure col tempo non è più una chiacchiera, la chiacchiera diventa voce e la voce, notizia. Poi appare il biglietto “Milano Linate – Londra – Chicago –San Diego” e con lui una data: 19 febbraio 2007 ore 12:00.

La chiacchiera diventa realtà. Lo zaino è pronto. Incredibile, una vita, ventiquattro anni in uno zaino da montagna pigiati insieme ai ricordi, alle avventure e ai giochi di quando si era più piccoli.

Questa mattina ore 5:00 è notte fonda a Lisignago, lo zaino è grosso, occupa tutto il baule della 207 che lo porterà verso il suo “sogno americano”. I primi chilometri sono i più normali, quante volte li abbiamo fatti assieme, poi si entra in autostrada, la sensazione di qualcosa di diverso incomincia a farsi avanti, solo lui, lui che ha sempre avuto un carattere forte, sembra non provare una particolare emozione. Certo. Si parla del più e del meno, si beve il caffè all’autogrill pensando che probabilmente un espresso così chissà quando lo berrà di nuovo.  E poi via, verso l’aeroporto.

Siamo in anticipo, il check-in è solo tra un paio d’ore, lo scalo è pieno di facce addormentate che trainano il loro Trolley su e giù per il lungo corridoio. Ispezione: Passaporto, documenti, denaro, tutto a posto.

Il check-in apre, lo zaino incellofanato scorre lungo il rullo trasportatore, lo avrebbe rivisto soltanto 19 ore dopo. C’è ancora il tempo di una birra, l’ultima birra nel “bel paese” al banco del bar, poi il tempo è finito, è ora di imbarcarsi, il momento dei tanto temuti saluti, e l’emozione è grande, talmente grande da essere captata anche dall’uomo che ha sempre avuto un carattere forte, deciso. Un abbraccio, poche parole preparate a tavolino ed imparate a memoria, una risposta scontata. Poi si gira, con l’entusiasmo di sempre si avvia verso il metal detector, un ultimo saluto da lontano, poi silenzio…

Buona vita Moris…

 
 
 

Post N° 135

Post n°135 pubblicato il 11 Febbraio 2007 da desperado82

immaginee come vento su un'elica
mi lascio andar' via cos
in questo giorno che scivola
e mi trascina fin' qui
e a dire basta vado fuori
che forse meglio ma s
e poi
che vuoi sai quando piove
sento emozioni nuove
emozioni nuove
emozioni nuove

 
 
 
 
 

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