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« I TRE COLORIERBA ... PROFUMATA »

I TRE COLORI (Parte seconda)

Post n°362 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da valter47

I  TRE  COLORI  (Parte  Seconda)

Per  cui  se  uno accennava a sventolare il tricolore ecco che passava per  fascista.

Mi  ricordo che  quando andammo  in quinta ragioneria a fare la  "Gita culturale" in quel di Parigi, mi  colpi'  vedere  tante  bandiere francesi su tanti palazzi.

Mi  spiegarono che erano palazzi pubblici e per questo c'era la bandiera  nazionale.

La  trovai  una  cosa  giustissima!

Basta  con  questa  gnolata che  o sei bianco o sei rosso, o almeno, lo puoi essere, ma  all'interno di una  superiore  unita'  nazionale  rappresentata appunto dalla bandiera.

Solo con l'Europa  Unita  cadde  questa  prevenzione sulla  bandiera, con le  bandiere di Europa e d' Italia che ora sventolano sugli edifici pubblici.

Non e'  una  cosa da  poco, signori, significa che quel  palazzo e' anche tuo, nostro, e che  l'usciere che ci sta  dentro NON ne e' il proprietario, ma e' un  VOSTRO  dipendente!

Se  comprendessimo questo, quante volte  ci sentiremmo piu'  sicuri dentro ad un NOSTRO  palazzo  o  Istituzione.

La  Scuola  dove  va  vostro figlio NON e' del bidello, ma  di tutti noi  ed  il bidello e'  tenuto a  tenerla in ordine, perche' lo paghiamo per  questo (non me  ne vogliano i bidelli, non e' un accanimento nei loro confronti, e' solo come esempio).

Ieri  ho  ammirato  Benigni, come  penso  la  maggior  parte  degli italiani, di  destra e di sinistra, perche' davanti all'intelligenza  dobbiamo TUTTI  inchinarci,

pero', pensare che  per  vedere finalmente  un  tricolore  ed ascoltare  un inno NAZIONALE

(non  esiste  dubbio alcuno sull'Inno, dato che da  Mameli in poi milioni di italiani sono MORTI  cantandolo  e  con il loro sacrificio ne  hanno legittimato la  scelta) 

  intonato con DEVOZIONE (come  merita)

dobbiamo aspettare l'intervento di un comico (intelligente quanto volete, ma pur sempre un comico) la  dice  lunga  sul  momento politico, storico e culturale della povera Italia del momento,

accumunando nel  mio disprezzo la  volgarita'  degli uni e l'insipienza degli altri (la cosidetta "opposizione").

valter

patriottico, ma non nazionalista, e  non ... per  caso.

 
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