i miei mille pensier

E' QUELLO CHE SAI TI UCCIDE,O è QUELLO CHE NON SAI?


  No. Non ci riesco più, a parlare con te. Tu, che preferisci non sapere.Tu, che preferisci non dire. Pensi sia più semplice, e meno imbarazzante.Lo consideri il male minore, giusto?Perché non sapendo, se riesci ad impegnare bene il tuo tempO,eviti di porti domande.Io, che mi sento bloccata nel raccontarti di me.Io, che vorrei sapere, ma non posso.Non posso costringerti a condividere con me quei pensieriche eviti di condividere persino con te stesso.La differenza tra me e te?Io sono convinta che sia il non sapere ad uccidere.Perché quei silenzi carichi di parole non dettesono peggiori di qualsiasi verità.Creano distanze. Distanze incolmabili.Non riesco più a parlare con te.Ed è così, che ci stiamo perdendo.Ci stiamo perdendo davvero,stavolta.Sto scivolando via, via da te.Senza che tu faccia nulla per trattenermi.Senza trovare nulla a cui aggrapparmi,nonostante cerchi in modo folle e disperato un appiglio.La verità è che io tendo a scavare.Tu, invece, ad insabbiare.E quella sabbia mi finisce negli occhi.E brucia. Brucia da morire.Scusami.Non riesco più a parlare con te.Perché le nostre parole sono macchiate di bugieoppure, cosa forse ancor più lacerante, omesse verità.Per cosa poi?Ah già. Per non farci del male.E allora queste fitte?!Devono esserci pezzi di vetro, vetro scheggiato,che mi trafiggono; mi trafiggonoogni volta che ti sono così vicina da sentire il battito del tuo cuoresenza percepire il ritmo dei tuoi pensieri.Ma non dovevamo smettere?!Non avremmo dovuto smettere di farci del male?E allora cosa sono queste fitte?!Le senti anche tu?Forse quelle schegge taglienti sono tutto ciò che resta di noi.Della nostra complicità.Una complicità frantumata da dubbi, fughe e paure: le tue.Da un bisogno continuo di rassicurazioni,e dall’incapacità di stare ai tuoi ritmie mantenere la spensieratezza che avresti voluto;una fottutissima incapacità: la mia.No. Non ci riesco più, a parlare con te.Lo vedi?! Vedi che non possiamo nemmeno essere amici?Non ci conosciamo più.E gli amici, invece, lo sanno come stai.Scusami.Non riesco più a parlare con te.Non ce la faccio.Posso solo guardarti negli occhi. E abbracciarti. [Nicole] (OSSIMORO TOSSICO)