TE LO DICO SOTTOVOCE

OGGI PARLIAMO DI.....


CIAO A TUTTI ... VI FARO' CONOSCERE ALCUNE CURIOSITA' MISTERIOSE E STRANEZZE DEL NOSTRO BEL PAESE ...
Gli occhiali negli affreschi del Trecento a Treviso
 Gli occhiali negli affreschi del Trecento a Treviso: nella Sala del Capitolo dei Domenicani di S. Nicolò, sono raffigurati importanti affreschi di Tomaso da Modena. Una menzione particolare va all’affresco che rappresenta il cardinale Ugo di Provenza (il terzo a destra della Crocifissione) con gli occhiali a stringinaso e al cardinale Niccolò da Rouen che legge con l’ausilio di una lente avvicinando il testo agli occhi. Si tratta della più antica e sorprendente rappresentazione di occhiali da vista, esistente al mondo
La Foresta Pietrificata di Dunarobba, ad Avigliano Umbro La Foresta Pietrificata di Dunarobba, ad Avigliano Umbro (Pg): è un meraviglioso bosco fossilizzato, reso ancor più straordinario dalla sua eccezionale conservazione e disposizione. Rappresentata da circa una trentina di giganteschi tronchi d’albero rinvenuti ancora eretti e quasi intatti per un’altezza di alcuni metri, la foresta viene considerata unica in Europa e addirittura nel Mondo proprio perché gli alberi ‘fossili’ sono stati trovati non abbattuti, ma ancora ‘in piedi’. Si tratta di tassodiacee risalenti al Quaternario inferiore......   
POZZO SACRO di SANTA CRISTINA – PAULILATINO  
Il pozzo sacro di Santa Cristina si trova all’interno del complesso nuragico omonimo, che si raggiunge seguendo la superstrada Sassari-Cagliari, qualche chilometro dopo il paese di Paulilàtino. La località prende il nome da una piccola chiesetta campestre, dedicata alla santa, intorno alla quale si trovano casette che vengono occupate durante il novenario. Nell’area circostante, tra gli ulivi, si trovano i resti archeologici (oltre al pozzo nuragico, un villaggio e il nuraghe Santa Cristina) risalenti grosso modo al 1000 a.C.
  La Costola del Drago ucciso da San Leucio 
 La Costola del Drago ucciso da San Leucio. Secondo la leggenda, su due opposti colli, sorgevano due villaggi: uno si chiamava Ate e l'altro Tixia. I due villaggi erano separati da una vallata nella quale dimorava un drago, che impediva agli abitanti dei due villaggi di incontrarsi. Ogni giorno, inoltre, il drago voleva dai due villaggi delle persone da divorare. Un giorno passò di lì, casualmente, il vescovo di Brindisi, San Leucio. Improvvisamente le campane delle chiese iniziarono a suonare a festa senza che nessuno ne tirasse le funi. Gli abitanti di Ate e Tixia lo interpretarono come un segno divino e domandarono al vescovo Leucio di disfarsi del drago che li opprimeva. In brevissimo tempo San Leucio uccise il drago ed estrasse dal suo corpo una costola e del sangue, che poi donò ai due villaggi a ricordo dell'accaduto. Liberati dal drago, gli abitanti dei due villaggi riempirono il fosso e si unirono in un'unica grande città, Atessa. A questo punto, gli atessani edificarono la Cattedrale di San Leucio nel luogo dove dimorava il drago ed elessero San Leucio loro protettore.
 GRAZIE DELLA VISITA ...A PRESTOUN KISS BLUEBABY