TE LO DICO SOTTOVOCE

OGGI PARLIAMO DI............


  Il Pantheon è il monumento romano che vanta il maggior numero di primati: è il meglio conservato, ha la cupola in muratura più grande di tutta la storia dell'architettura, è considerato l'antesignano di tutti moderni luoghi di culto, ed è stata l'opera dell'antichità più copiata ed imitata. Michelangelo la considerava opera di angeli e non di uomini. Il punto in cui sorge non è casuale ma è un luogo leggendario della storia della cittàSecondo una leggenda romana, infatti, questo era il posto dove il fondatore di Roma, Romolo, alla sua morte fu afferrato da un'aquila e portato in cielo fra gli dei. Il nome deriva da due parole greche pan, "tutto" e teon "divino", in origine infatti il Pantheon era un piccolo tempio dedicato a tutte le divinità romane.  Fatto erigere tra il 25 e il 27 a.c. dal console Agrippa, prefetto dell'imperatore Augusto, l'edificio attuale è opera di successive e imponenti ristrutturazioni. Domiziano nell'80 d.c, lo ricostruì dopo un incendio, trent'anni dopo colpito da un fulmine prese nuovamente fuoco.  Fu allora ricostruito nella sua forma attuale dall'imperatore Adriano, sotto il cui regno l'impero di Roma raggiunse il culmine del suo splendore, ed è probabile che la struttura attuale sia frutto proprio del suo genio eclettico dai gusti esotici.  
Infatti, il Pantheon unisce ad una struttura cilindrica, di chiaro stampo romano, lo splendido colonnato esterno d'ispirazione greca. Benché la nuova struttura risultasse molto diversa da quella originale l'imperatore Adriano volle che sulla facciata fosse apposta un'iscrizione latina che tradotta significa "Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta" CURIOSITA'....  Un’altra leggenda, legata al foro della cupola narra che il giorno della consacrazione, e durante l’echeggiare degli inni di Cristo e dei suoi martiri, vincitori del paganesimo, i demoni che avevano trasportato una pigna di bronzo dorato da Troia a Costantinopoli e poi a Roma a coprire la cupola, scapparono terrorizzati portandosi via la pigna 
 Per chi volesse rivivere un’antica tradizione, ancora oggi, nella domenica fra ascensione e pentecosta, durante la messa viene fatta cadere, dal foro della cupola una pioggia di petali di rose, in ricordo del miracolo della pentecoste, in questo caso una pioggia un po’ diversa dal solito. Il pavimento non è in piano ma ottenuto da una serie di falsi piani convergenti verso queste bocchette ed al centro, il pavimento così realizzato permette ancora oggi il regolare deflusso della pioggia, non permettendole il ristagno, forse questo è il motivo apparente dell’assenza dell’acqua, ma è anche un grande accorgimento tecnico con cui si è risolto il problema già dall’epoca della costruzione del pantheon, vale a dire il 27 a.C. da parte di Marco Vipsiano Agrippa I DIAVOLI DEL PANTHEON